Telecamere sulla SS47, proteste sui social 

Fioccano le critiche dopo il posizionamento dei “varchi” nei pressi dell’uscita di Pergine centro



PERGINE . Ha scatenato proteste sul social la messa in opera dei tralicci di sostegno delle telecamere lungo la Statale 47 della Valsugana nelle vicinanze dell’uscita a Pergine centro e dell’entrata (da via Rosmini) sul lato opposto). Molti contrari, e molte accuse all’amministrazione di “fare cassa”, di aver scelto una collocazione sbagliata, e via dicendo.

Il progetto per realizzare il “portale” con le telecamere prevede che la velocità venga controllata da terra, da un apparecchio posto a lato della statale solo in direzione di Bassano. Le altre telecamere poste sui tralicci serviranno invece per verificare lo “status” delle auto in transito (in entrambe le direzioni): assicurazione, bollo, revisione, eventuali auto rubate, merci pericolose eccetera, in quanto collegate automaticamente al database ministeriale insieme a tutta le rete di controllo sia locale che (prossimamente) a livello di comunità sulle principali direzioni viabili. Un controllo per la sicurezza in generale quindi che permetterà rapidi interventi.

Tra le proteste sui social anche, fortunatamente, qualche voce positiva. Nel senso che se si rispetta il codice della strada non c’è nulla da temere, se poi autotreni e veicoli in quel tratto superano (come spesso è possibile constatare, visto il rettilineo) i 90 km/h pare logica la conseguente ammenda.

Ad eseguire i lavori è l’impresa Quad Automazioni srl (aveva vinto l’appalto) che provvederà anche a collegare la videosorveglianza alla “stazione” centralizzata posta nell’edificio del comando Polizia intercomunale di via Dante a Pergine.

La nuova apparecchiatura dovrebbe entrare in funzione quanto meno a giugno, visto che da lunedì le corsie sulla statale saranno ridotte a una per ogni senso di marcia per permettere i lavori. (r.g.)













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