Stet-Set, lunedì il consiglio decide 

Cessione della rete distribuzione energia elettrica in cambio di azioni: partecipazione dal 2,01 al 7,8%


di Roberto Gerola


PERGINE. Sarà in esame lunedì, in sede consiliare, il provvedimento relativo alla cessione della rete di distribuzione dell’energia elettrica di Stet spa a Set Distribuzione spa. L’argomento è salito all’attenzione in questi giorni (ne avevamo anticipato i contenuti con un’intervista alla presidente Manuela Forti Seraglio, nell’aprile scorso). In sostanza, come corrispettivo della cessione, Stet spa riceverà da Set distribuzione spa azioni (di Set Distribuzione) pari a 6.916.995 euro (rappresentano circa il 5,8% del capitale sociale di Set Distribuzione), con un sovrapprezzo di 10.285.571 euro. In totale saranno quindi 17.202.567 euro che Stet potrà inserire nel proprio bilancio come voce positiva. La somma rappresenta la valutazione del ramo d’azienda interessato (la rete di distribuzione di energia elettrica) effettuata da esperti e calcolata secondo precisi criteri stabiliti per legge (provinciale). Stet spa avrà quindi una maggior presenza dentro Set Distribuzione spa (la presidente Forti Seraglio è nel cda della Società), passando dall’attuale quota del 2,01% a quella del 7,8% del capitale sociale. A questo proposito, nella relazione accompagnatoria al provvedimento si legge che «l’operazione consentirà a Stet di aumentare in maniera significativa i proventi da partecipazioni, assicurando una certa redditività nel tempo». Un’operazione finanziaria (rete e personale in cambio di quote azionarie) che, una volta conclusa, vedrà Stet spa gestire per la comunità, il ciclo dell’acqua, il teleriscaldamento, l’illuminazione pubblica, la produzione di energia elettrica con le centrali a Canezza e a Serso (con la prima copre il 20% circa del fabbisogno, con la seconda la produzione è minimale).

Se il servizio di erogazione di energia elettrica dovrà terminare entro il 2030, quello del gas terminerà probabilmente ancora entro l’anno. Per legge, Stet spa non può più erogare energia elettrica. L’argomento è stato assai dibattuto nei giorni scorsi con le illustrazioni da parte della stessa presidente Manuela Forti Seraglio. Sostanzialmente tre le possibilità per Stet: rimanere così com’è fino al 31 dicembre 2030, acquistare le reti Set Distribuzione (tra l’altro, a parte il centro storico, quasi tutto il resto del territorio comunale è in mano a Set), cedere le reti di distribuzione a Set. Le tre possibilità sono state studiate e approfondite da esperti ed è appunto stata la terza ipotesi ad essere scelta, «in quanto - si legge nella relazione - la miglior soluzione sia sotto il profilo organizzativo, sia economico e gestionale, ai fini di una corretta regolare ed economica erogazione del servizio pubblico. Una sola azienda sul territorio consente un’ottimizzazione degli investimenti, una contrazione dei costi dei servizi comuni e un miglioramento del servizio agli utenti».

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