Si è spento il “nonno” della città 

Luigi Sartori aveva 104 anni: nel 1943 sfuggì alla deportazione. Oggi il funerale



PERGINE. Assistito dai suoi cari, Luigi Sartori si è spento ieri serenamente alla Casa di riposo S. Spirito di via Pive all’età di 104 anni: da alcuni anni era la persona più anziana di Pergine. Lo annunciano la moglie Anna, le figlie Maria Teresa, Rita, Annalisa, i generi e i numerosi nipoti. Luigi aveva festeggiato recentemente con i famigliari il suo 104° compleanno, anche dopo il traguardo dei cento anni dimostrava una buona lucidità e una certa autonomia, ed amava ricordare le vicende della sua lunga vita. Luigi, classe 1913, amava raccontare le tappe salienti dei suoi tanti anni di vita e lavoro, che lo hanno visto fin da ragazzo impegnato a costruire imballaggi per la frutta, e poi apprendista e operaio in Comune.

Alla maggiore età era stato chiamato alle armi nel 1935 e aveva avuto modo di partecipare alla campagna di Abissinia ed Eritrea nei reparti “meharisti”, lo speciale corpo militare su dromedari, della cui esperienza conservava fotografie. Congedato, nel 1940, era entrato nel corpo dei pompieri a Milano, ma l’anno seguente veniva richiamato alle armi nei “genieri” di stanza a Piacenza e, a guerra iniziata, era di stanza in Toscana tra i pontieri. Qui dopo l’8 settembre ’43 il suo battaglione veniva circondato dai tedeschi, ma riusciva a sfuggire alla deportazione, riuscendo a rientrare a Pergine. Finita la guerra trovava lavoro a Bolzano come idraulico, e nel 1947 sposava Anna. Ritornato poi a Pergine trovava lavoro come operaio dell'azienda comunale idraulica, che lasciò dopo 12 anni per mettersi in proprio. Concludeva la carriera lavorativa a 63 anni alla ditta Falco come caldaista. Il funerale avrà luogo oggi pomeriggio nella chiesa parrocchiale alle 14.30. (f.v.)













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