Rio San Pietro scavalcato da un “ponte tibetano”
Primiero. La Comunità di valle ha approvato iI progetto che prevede una spesa complessiva di 523 mila euro e consentirà un più facile e sicuro transito tra le due sponde della gola rocciosa
Primiero. La Comunità di Primiero ha approvato il progetto esecutivo dei lavori di realizzazione di un ponte pedonale a funi, tipo “ponte tibetano, per l’attraversamento del “Rio San Pietro” nel territorio dei Comuni di Imer e di Mezzano. Il progetto è stato redatto dall’ingegnere Andrea Boghetto, dello Studio Ingegneria per la Montagna con sede a San Martino di Castrozza, mentre l’incarico per il coordinamento della sicurezza in fase progettuale ed esecutiva è stato affidato all’ingegnere Riccardo Nami, con studio in Primiero. Il progetto prevede una spesa complessiva di 523.019 euro, di cui 357.878 euro per lavori in appalto, comprensivi di oneri di sicurezza e di 165.140 euro per somme a disposizione dell’amministrazione.
L’investimento, nel suo importo complessivo, sarà finanziato con l’utilizzo dei canoni ambientali aggiuntivi 2016 - 2020 del Bim Brenta destinati al finanziamento di interventi di valorizzazione, miglioramento e promozione ambientale e dall’avanzo di amministrazione della Comunità di valle.
L’intervento intende realizzare una passerella pedonale a funi a scopo escursionistico da costruire in località “Rivo San Pietro”, fra i Comuni di Imer e di Mezzano di Primiero. Lo scopo è di poter consentire ad escursionisti e turisti un facile transito tra le due sponde della gola rocciosa che ospita il suddetto corso d’acqua evitando un tratto di sentiero pericoloso che sarà dismesso a seguito della realizzazione dell’opera. Infatti, «l’intensa frequentazione del sentiero da parte di residenti e turisti in ogni periodo dell’anno – si legge nel progetto dell’ingegnere Boghetto – conseguente alla sua posizione limitrofa agli abitati ed alla sua funzione di collegamento in quota tra il Passo Gobbera e la località Pieve di Transacqua, determina oggi nel tratto che verrà by passato dal ponte, un elevato rischio per l’incolumità dei passanti, legato ai frequenti franamenti ed alle colate detritiche che investono il sentiero in occasione di temporali e piogge persistenti. Contestualmente alla costruzione del ponte si rende necessaria la realizzazione di due nuovi tratti di sentiero per raggiungere gli accessi alla passerella, per una lunghezza complessiva di circa 83 metri. L’impalcato del ponte ha una lunghezza pari a 66 metri e la passerella è costituita da quattro funi portanti ancorate alle pareti laterali della gola che ospita il corso d’acqua; la sezione dell’impalcato è a trapezio, con le funi inferiori poste sotto i traversi dell’impalcato ad un interasse di circa 100 cm e le funi superiori inserite nei due parapetti della passerella con intervia di circa 200 cm. La distanza verticale tra le due funi di uno stesso lato è di circa 129 cm. Alle funi sono sospesi, mediante elementi in carpenteria metallica appositamente sagomati, sia gli elementi in grigliato metallico, che costituiscono il piano di calpestio, sia quelli che fungono da parapetto».
L’accesso alla nuova passerella richiede da entrambi i lati l’approntamento di due brevi tratti di nuovo sentiero che, staccandosi da quello esistente, conducono ad imboccare la passerella alla quota della medesima, superiore rispetto a quella del vecchio tracciato. Il nuovo tratto verso Mezzano avrà una lunghezza di circa 48 metri per superare un dislivello totale di circa 4 metri; sul lato Imer la lunghezza sarà di circa 35 metri.