Pergine, cittadini divisi sui dossi stradali
Il dibattito si scatena dopo l'incidente di viale Dante, dove due passeggeri di un pullman sono rimasti feriti. LEGGI ANCHE: il bus non rallenta, in due all'ospedale
PERGINE. I dossi rallentatori del traffico dividono i perginesi, all’indomani dell’incidente avvenuto sul dosso nella carreggiate di viale Dante, davanti alla stazione dei treni.
Da una parte i sostenitori della necessità dei passaggi pedonali rialzati e illuminati per frenare la velocità degli automezzi in transito nel centro urbano, dall’altra quanti si sono scagliati contro i dossi troppo alti.
Da parte dell’amministrazione comunale, la politica attuata con i “dossi” e i “dissuasori” è stata (ed è ancora) quella di tutelare l’incolumità dei cittadini: la velocità in Pergine centro, ma anche in qualche frazione, è spesso troppo elevata, specialmente sulle arterie a grande traffico. Si parla di viale Dante, viale Venezia, viale degli Alpini, via Rosmini (dove il dosso è stato realizzato per primo), via Spolverine e via Lavorai, via Rengensburger, ma anche sulla strada per Zivignago e Roncogno tanto per citarne alcuni. Passaggi pedonali elevati e illuminati ai quali sono stati aggiunti i “dissuasori” disseminati un po’ ovunque da via Maier a via Amstetten (per la presenza delle scuole) e al Mercadel, via Vigolana e in molte altre strade. Tutti “dossi” da affrontare al massimo a 30 all’ora.
Dall’altro lato, i “detrattori”: quanti vorrebbero eliminare qualche dosso di troppo e Facebook si riempie di satire e post ironici sulla loro presenza. Ma c’è anche chi ha fatto notare che il dosso “incriminato” potrebbe essere più rialzato degli altri e quindi essere un po’ più pericoloso. Sta di fatto che il dosso in viale Dante è stato fonte di guai due volte: una l’altro giorno e la prima nell’aprile scorso. In entrambi i casi, un pullman troppo veloce, un autista che non ha notato né segnaletica né il dosso stesso. La conseguenza è stata disastrosa per le vertebre di quei passeggeri seduti in fondo.