«Non inserite in programmazione nuove aree residenziali»
Pergine. Nuova sollecitazione attraverso un’interrogazione per limitare le nuove aree edificabili e soprattutto incentivare le possibilità di recuperare a scopi residenziali edifici esistenti con...
Pergine. Nuova sollecitazione attraverso un’interrogazione per limitare le nuove aree edificabili e soprattutto incentivare le possibilità di recuperare a scopi residenziali edifici esistenti con particolare riguardo alle frazioni. La problematica è sollevata ancora una volta dal gruppo consiliare del Pd in vista della elaborazione del nuovo Prg. «Lo studio Buzzi Zanon - scrive Marina Taffara -, calcola che la potenzialità edificatoria a Pergine può portare il Comune ad una popolazione di circa 35.000 abitanti in caso di saturazione di tutte le aree». Ricorda poi una sostanziale attuale stabilità del numero dei residenti (con trend degli ultimi 10 anni in decrescita). Suggerisce quindi di non programmare nuove aree residenziali (zona nord est della città) come invece previsto dal Dup, puntando invece su un volano dell’economia dell’edilizia imperniata sul recupero e sulle ristrutturazioni bloccando le nuove realizzazioni, scongiurando ulteriore impermeabilizzazione e consumo di suolo. Evidenzia poi la situazione nelle frazioni la cui popolazione è composta solo da anziani perché i giovani sono costretti a abitare altrove.
Le richieste (cui si chiede risposta scritta). Accanto alla citata necessità di bloccare nuove aree di espansione, recepire la possibilità data dalla legge provinciale di poter abbattere e ricostruire anche agli immobili classificati R3 come già avviene con la fattispecie R4. Per le frazioni: evitare travagli ingiusti alle famiglie residenti nelle frazioni e prevedere nel Prg meccanismi (perequativi o di altro tipo) che evitino migrazioni dalle frazioni delle nuove generazioni, escludendo totalmente attività speculative, ma consentano recuperi di manufatti esistenti a scopi residenziali per i giovani. R.G.