Maso Martini, risarcimento di 78 mila euro al Comune
Il contenzioso. Si è chiuso con una transazione stragiudiziale la vertenza che opponeva l’amministrazione di Pergine alla “Elite Insurance” per i lavori di ristrutturazione dell’edificio
Pergine. Con una transazione stragiudiziale tra il Comune di Pergine e la “Elite Insurance Company Ltd” è stata messa la parola fine alla vicenda relativa a Maso Martini e allo scontro giudiziario con l’impresa costruzioni poi fallita. In sostanza, l’accordo prevede che al Comune vengano versati 78.808,75 euro da parte della “Elite Insurance” (a nome della Libra spa). Con questa somma viene tacitata ogni ulteriore pretesa.
Appalto sei anni fa
I lavori di ristrutturazione dell’edificio è stata particolarmente sofferta nel tempo. L’appalto era avvenuto nel 2013 all’impresa Clima Impianti spa (impresa toscana) su finanziamento totale della Provincia (1.130.000 euro) che aveva poi delegato il Comune per quanto riguardava la sua realizzazione. Doveva essere pronto nel 2014, ma già durante l’estate erano sorti problemi e nell’ottobre i lavori erano sospesi. Ritardi, contestazioni, solleciti. L’impresa aveva chiesto la risoluzione consensuale ma le condizioni poste dal Comune non erano state accettate. E la vicenda era appunto finita in tribunale. Poi l’impresa Libra spa era subentrata alla Clima Impianti. La Libra chiedeva 157.884 euro al Comune più gli interessi contestando il verbale di accertamento tecnico – contabile redatto dall’ente nel giugno 2016 e di contenuto totalmente differente. In pratica, i lavori eseguiti ammontavano a 427.000 euro più altri 54.000 di lavori subappaltati (relativi al tetto), In capo al Comune erano stati conteggiati debiti per 71.035 euro (per l’erario) e crediti per 283.000 euro. Buona parte di questa cifra (212.000 euro) erano da riscuotere dall’impresa appaltante.
Nel frattempo, nuovo appalto per concludere i lavori all’impresa che ha terminato e la struttura è ora in gestione a cooperative sociali e ospita persone e famiglie in difficoltà temporanee.
Il provvedimento del Comune
La delibera della giunta con la quale si accettano i 78.808,75 euro prevede anche gli impegni a carico del Comune. Sono tutti relativi a provvedimenti burocratici: rinuncia a decreto ingiuntivo, alle domande rivolte nel giudizio, a ogni pretesa nei confronti di “Elite”; poi, svincolo della polizza con restituzione del certificato originale, versamento dell’imposta di registro (per altro compresa nei 78.000 euro) ed altre azioni.
Una vicenda finalmente chiusa per una struttura strategica nel settore del sociale che aveva avuto inizio ancora nella precedente amministrazione con l’assessore Renato Tessadri impegnato a portare a casa il finanziamento per i lavori. L’edificio era della Provincia e aveva avuto alterne vicende a proposito della sua destinazione, sempre comunque nel settore sociale. Ora appunto è gestito da Coop sociali che si occupano di accoglienza.