Lo scorrere del Fersina dalla montagna fino alla pianura
Pergine. Prologo interessante per la mostra “Storie d’Acqua” nell’ambito del progetto ideato dall’Associazione Amici della Storia. Mario Cerato che in passato, come dirigente Bacini montani della...
Pergine. Prologo interessante per la mostra “Storie d’Acqua” nell’ambito del progetto ideato dall’Associazione Amici della Storia. Mario Cerato che in passato, come dirigente Bacini montani della Provincia, si occupò di opere idrauliche a tutela appunto del territorio, è stato protagonista della serata introduttiva dell’iniziativa che verrà inaugurata domani alle 18 in sala Maier. La proposta, sempre degli Amici della Storia, è in collaborazione principalmente con l’Associazione AriaTeatro per un progetto nato all’interno di un bando della Fondazione Caritro con l’intento di allestire una esposizione legata all’acqua in generale e al torrente Fersina in particolare, come simbolo del patrimonio della comunità perginese, della valle del Fersina e di un lembo del territorio di Trento verso il quale si volge la Fersina, per gettarsi nel fiume Adige. L’obiettivo era quello di riflettere su un corso d’acqua come elemento attorno al quale cresce e si sviluppa, nel corso del tempo, una comunità e come l’acqua segua il mutare della storia e della società.
L’incontro introduttivo
Martedì sera, dopo una breve introduzione da parte di Jole Piva (presidente Amici della Storia), Cerato ha illustrato i meccanismi che intercorrono tra la montagna e la pianura (prima con Pergine e poi con Trento) in riferimento al torrente Fersina, dinamiche, difesa del territorio, risvolti storici (talvolta molto curiosi), sociali, economici, turistici. Il riferimento è stato naturalmente la parte da lui scritta nel libro “La Fersina, antica signora della valle” curato anche da Lino Beber e Claudio Morelli (edito appunto dagli Amici della Storia). Una cinquantina i presenti alla serata che poi ha visto anche richieste di ulteriori spiegazioni. R.G.