Le sponde del lago iniziano a tornare proprietà comunale
TENNA. E una! Non che sia un Risiko, ma nella sostanza una battaglia per riprendersi i territori sì. E’ quella che ha avviato parecchio tempo fa il Comune di Tenna, per riappropriarsi del terreno...
TENNA. E una! Non che sia un Risiko, ma nella sostanza una battaglia per riprendersi i territori sì. E’ quella che ha avviato parecchio tempo fa il Comune di Tenna, per riappropriarsi del terreno lungo le proprie sponde del lago di Caldonazzo, al momento falcidiato da una serie di abitazioni o manufatti abusivi, che ne impediscono l’accesso e la fruibilità da parte dei comuni cittadini. Si tratta, molto probabilmente, della zona maggiormente penalizzata di tutto il lago, posto che, in occasione dei lavori di realizzazione della strada statale che lo costeggia, sono stati molti ad approfittare delle lasche maglie dei controlli, che non ne hanno fermato né la costruzione, né la persistenza.
Così oggi ci si trova alla ricerca di soluzioni che consentano la valorizzazione del lungolago, con il completamento del progetto che prevede la prosecuzione della passerella lungo la sponda est, dalla Cà Rossa nel comune di Pergine fino a Caldonazzo, dove potrebbe congiungersi con la passeggiata che porta verso il Lido e completare il giro intorno al lago. La legislazione nazionale prevede un diritto inalienabile da parte degli enti pubblici di una fascia litoranea della larghezza minima di 10 metri dal bagnasciuga (riducibile a 5 metri in talune circostanze o in prossimità degli specchi lacustri). E da qui si è partiti: il consiglio comunale l’altra sera ha dato il via all’acquisizione di un’opera abusiva realizzata proprio al bordo del bacino lacustre. Si tratta di una casetta in cemento con terreno e darsena. Il Comune aveva già emesso un’ordinanza di demolizione che però non è stata ottemperata e quindi si è proceduto all’acquisizione dell’abuso. L’alternativa era procedere alla demolizione e chiedere al proprietario il rimborso, ma difficilmente questa strada verrà percorsa, per comprensibili difficoltà.
«Questa è la prima – conferma il sindaco Antonio Valentini –, ma ne faremo altre tre o quattro nei prossimi mesi». Finalmente si mette un po’ d’ordine ad una riva già fortemente penalizzata dal passaggio della strada statale (ormai archiviato il progetto del tunnel sotto il colle di Tenna), restituendo dignità ad una delle bandiere blu lacustri più apprezzate. (g.f.)