La Valsugana teatro di guerra
Stasera a Caldonazzo la presentazione della mostra e dei due volumi che raccolgono studi inediti
CALDONAZZO. Appuntamento questa sera alle 20.30 alla Casa della Cultura (ex-caseificio) per la conferenza di presentazione della mostra “Guerra in Valsugana. Logistica dietro il fronte 1915-1918”, realizzata da un gruppo di storici coordinati dal professor Gustavo Corni, già docente di Storia contemporanea alla facoltà di Lettere di Trento. Saranno presentati i due volumi pubblicati da Curcu&Genovese che accompagnano la mostra e che riassumono gli studi effettuati sull’argomento. Il primo libro raccoglie saggi di diversi autori, tutti dedicati allo studio del processo di militarizzazione del territorio dell’Alta Valsugana a partire dall’Ottocento e sino al 1918. Si tratta di ricerche su punti cruciali della trasformazione del territorio per preparare la guerra e poi per la sua condotta, analizzando i rapporti fra civili e militari, la realizzazione delle reti stradali e teleferiche, lo sviluppo della cartografia per scopi bellici e lo spionaggio da ambo le parti per individuare difese e armamento dei forti in costruzione nell’area, mentre chiude la raccolta un saggio sull’aviazione austro-ungarica e la nascita dei primi aeroporti in Valsugana.
Il secondo libro si intitola invece “Ieri-Oggi. Fotografia in Valsugana”, curato da Elisa Corni e Nicola Dallepiatte e pubblicato con la collaborazione del Gruppo Fotoamatori Pergine. Il volume propone un interessante confronto fra una cinquantina di fotografie dell’epoca, molte provenienti da archivi di collezionisti privati e scattate dalle autorità militari austro-ungariche, e altrettante fotografie realizzate oggi sullo stesso luogo e con la stessa angolazione; dall’accostamento delle immagini scaturisce un confronto fatto non solo di foto, ma anche una riflessione sul paesaggio che ci circonda, forse scontato per chi vi abita. Finita la presentazione ci si sposterà nella sede della mostra fotografica che riassume la ricerca, allestita nello spazio Valentini in Piazza Vecchia e che durerà sino a sabato 22 dicembre, a cura dell’Associazione Culturale Chiarentana e dell’Associazione Forte Colle delle Benne di Levico, realizzata grazie al supporto del Comune di Caldonazzo, della Comunità Alta Valsugana-Bersntol, della Provincia e della Cassa Rurale Alta Valsugana e che gode del patrocinio del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento.
«L’idea di un volume dedicato all’argomento - spiega il professor Corni - è nata dalla considerazione che la logistica è tutto l’insieme di reti e infrastrutture indispensabili per far funzionare un esercito. E proprio nella Prima guerra mondiale la logistica assume un valore molto importante per le dimensioni delle forze in campo e per la modernità del conflitto. L’Alta Valsugana ha poi una valenza cruciale per preparare la guerra già dalla metà dell’Ottocento, ma nonostante la sua importanza il tema è stato poco studiato finora. Abbiamo perciò messo in piedi un piccolo gruppo di giovani storici, attorno ai 35 anni di età in media, per studiare questo tema nei vari aspetti». Le informazioni sono poi state reperite in vari archivi: «Abbiamo lavorato a tappeto negli archivi locali e in quelli di Vienna, che sono una vera miniera. Siamo stati aiutati anche da molti collezionisti che hanno messo a disposizione le loro raccolte, spesso uniche. Con pazienza abbiamo quindi messo insieme un fondo di documenti molto ricco, e per lo più poco o per nulla conosciuto, che ha permesso di realizzare i volumi e la mostra».
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