La Stet punta tutto sul teleriscaldamento
PERGINE. La Stet punta sul teleriscaldamento realizzato una decina di anni fa con la centrale nell’area ex psichiatrica. Si tratta del nuovo servizio pubblico che il Comune ha affidato appunto a Stet...
PERGINE. La Stet punta sul teleriscaldamento realizzato una decina di anni fa con la centrale nell’area ex psichiatrica. Si tratta del nuovo servizio pubblico che il Comune ha affidato appunto a Stet come l’erogazione dell’acqua potabile o dell’energia elettrica. La proposta è stata approvata all’unanimità in sede consiliare. L’illustrazione è avvenuta prima da parte del sindaco Oss Emer, poi dalla presidente di Stet spa, Manuela Forti Seraglio. Le prospettive non sono proprio rosee per Stet spa, in quanto in forza di nuove norme che accentrano e disciplinano il settore energetico, Stet nel giro di pochi anni, “perderà” i servizi di energia elettrica e di gas metano. Cambiano dunque le strategie per la spa con il Comune di Pergine principale azionista. Per questo riparla di teleriscaldamento, per ampliare non tanto la rete esistente, ma gli utenti privati.
Si è già scritto qui che sono sostanzialmente gli enti pubblici ad esser teleriscaldati, in quanto i privati ora allacciati sono pochi. Tra l’altro, la stessa sede di Stet è stata allacciata recentemente, mentre quella di Amnu spa e cantiere comunale con vigili del fuoco lo sarà il prossimo anno. Con il teleriscaldamento, il privato è liberato da ogni gestione (caldaia compresa) con azzeramento di preoccupazioni rispetto a funzionamento, pulizia, approvvigionamento. Per questo si sono cercate tariffe (anche di allaccio) atte a favorire i privati affinché scelgano il teleriscaldamento. Stet ci punta anche perché occorre una manutenzione straordinaria alla centrale: sostituzione di uno dei due co-generatori (sono a fine vita) più nuova caldaia (costo 1,2 milioni). La disponibilità di potenza è ancora possibile: l’impianto può arrivare a 13 MW con l’attuale consumo fermo a 11 MW. (r.g.)