l’assemblea del model club 

La ferrovia militare in un plastico 

Proseguono i lavori per realizzalo: già posati 90 metri di binari


di Fernando Valcanover


PERGINE . Nella nuova sede laboratorio di via Montessori, nel lato ovest dell’ex scuola dell’infanzia GB2, il presidente del Model Club Pergine, Sergio Grisenti, ha riunito i soci per la relazione di fune anno sull’attività in corso e per lo scambio degli auguri di Natale e Anno nuovo. Una ventina i presenti, ai quali il presidente, coadiuvato da Alessandro Bertoldi hanno dati il benvenuto nella sala dove campeggia in avanzata fase di costruzione e già ben delineato, il plastico del tratto di ferrovia da Pergine a Caldonazzo e Monte Rovere in versione “militare”. Progetto, al quale i soci stanno lavorando dalla scorsa estate, che è la prosecuzione del plastico “civile” del tratto di ferrovia da Civezzano a San Cristoforo, inaugurato lo scorso anno, che si può ammirare al Centro Intermodale, che l’associazione di Pergine vuole presentare nel prossimo maggio in occasione del 91° raduno nazionale degli Alpini a Trento, nel centenario della 1ª Grande Guerra.

Grisenti e Bertoldi hanno fatto il punto dei lavori che si vedono sui banconi costruiti ad altezza da poter ammirare il plastico. È già stata posata l’intera rete rotabile, circa 90 metri di binari, a partire dalla periferia di Pergine sud fino a Caldonazzo Monte Rovere, con la diramazione fino a Levico con visione del Forte delle Benne. Sul percorso si caratterizza in particolare la stazione militare dei Paludi, alle porte di San Cristoforo, un grosso centro di rifornimento a più binari, con la presenza di baraccamenti, di un ospedale militare e altre strutture. La linea costeggia poi il lago per superare Calceranica, dove ci sarà un altro punto importante riguardante le vicende belliche, perché c’era, e apparirà nel plastico, il binario sul quale stazionava un carro con il cannone da marina chiamato “Lungo Giorgio” che sparava verso le linee italiane sull’altopiano. Proseguendo, la rete ferroviaria arriva a Caldonazzo, dove si divide in due direzioni: una prosegue verso Levico, l’altra, superato il centro di Caldonazzo, raggiunge il Rio Centa, dove c’erano le teleferiche che trasportavano munizioni, viveri e materiali sul Monte Rovere e l’altopiano di Lavarone - Vezzena. Il plastico mostrerà, su livelli diversi due impianti militari legati alla ferrovia: l’aeroporto del Cirè e il Forte delle Benne.

Nella sala riunioni, il presidente Grisenti ha tenuto la propria relazione, ricordando il desiderio di un gruppo di appassionati ed esperti di ferromodellismo di costituirsi in associazione, che hanno poi realizzato il plastico del tratto di Valsugana dalla stazione di Civezzano a San Cristoforo, già visitato da alcune migliaia di persone. Ha spiegato che il progetto in costruzione vuole essere un contributo del Model Club al grande raduno e degli Alpini nel centenario della fine della Guerra mondiale, ringraziando enti, associazioni, soci e volontari che hanno finora contribuito all’opera. Al termine festa conviviale e scambio di auguri.













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