In sala Maier vinili vecchi ma pure freschi di stampa
La novità della Fiera del disco da collezione è l’apparizione di album tornati ad essere prodotti nel formato di un tempo e già ricercati dagli appassionati
PERGINE. Ha offerto chicche la ventesima edizione della Fiera del disco proposta annualmente da Orizzonti Sonori con il presidente Sebastiano Fruet e parte ieri mattina in sala Maier. Tra la dozzina di espositori, anche Giuseppe Facchini, un personaggio a livello del mondo della musica per i suoi trascorsi anche televisivi, sempre nel mondo della canzonetta. Ebbene, sul suo tavolo, anche, e per la prima volta alla Fiera del disco, 45 giri in vinile anche nuovi di zecca. Ci spiegava ieri mattina che il ritorno di questa produzione si fa sentire sempre di più. «Gli appassionati di questo genere - spiega - sono in costante aumento», e mostra i suoi quattro “pezzi”: l’indimenticabile “Nel blu dipinto di blu”, poi Ornella Vanoni, Red Canzian e la coppia Fabrizio Moro e Ermal Meta con “Non mi avete fatto niente”. I quattro esemplari hanno suscitato molta curiosità. Come del resto, anche i pezzi rari proposti da Claudio Gennari (di Milano). Probabilmente sono suoi i “migliori” Lp anche per quanto riguarda il prezzo. Sono appesi alla parete, accuratamente cellofanati: La Festa di Celentano, Maxophon (il Gruppo di rock progressivo italiano anni 70), il primo Lp di Bob Dylan “Freewheeling”, e Spari sopra di Vasco Rossi.
Chicche da considerare per un’edizione della Festa del disco che quest’anno ha raccolto oltre 50.000 pezzi da mettere in mostra. Provengono oltre che dal Trentino e dall’Alto Adige, anche dalla Lombardia, dal Veneto e zone vicine. Il presidente Sebastiano Fruet ricorda che la mostra – mercato chiuderà questa sera. «Non trattiamo materiale pirata, e nemmeno nuovo. Tutto è rigorosamente usato. Si possono trovare dischi in vinile, campact disc, whs, dvd, riviste e altro materiale del settore. Non ci limitiamo a ospitare, dice ancora, ma siamo disponibili a effettuare anche un servizio a nome di terzi».
La mostra, ieri era particolarmente affollata con molte persone a consultare gli scatoloni di dischi specialmente di Lp. Il lato positivo dell’iniziativa è che è l’unica a trovare attuazione nel Trentino e a carattere hobbystico. Non ci sono, infatti, figure professionali. Tanti collezionisti che intendono vendere il proprio materiale o magari anche trovare un pezzo mancante. Un’occasione unica che anche quest’anno non ha mancato l’obiettivo di suscitare interesse e curiosità, anche perché, dopo una ventina d’anni, la Fiera del disco a Pergine è ormai conosciuta.