Il Parco Minerario lancia la sfida 

Pronta una piattaforma cartografica dell’Alta Valsugana da condividere con gli operatori turistici


di Roberto Gerola


PERGINE . Si sta sempre più arricchendo il percorso del Parco Minerario Alta Valsugana e Bersntol che ha esordito poco più di un anno fa. Le iniziative dal dicembre 2016 sono state molteplici con mostre, visite, studi, approfondimenti. Tutto si è svolto con l’obiettivo di mettere in rete le numerose miniere e siti minerari esistenti in Alta Valsugana ma che si espandono anche nelle dirette vicinanze e che un tempo andavano a costituire il distretto minerario di Pergine. L’idea era nata da Mauro Stulzer (attuale presidente del Parco) e da Gabriele Stulzer che avevano costituito il Museo delle Miniere a Vignola, poi divenuto punto di riferimento di mostre di minerali di vari collezionisti e attorno alla quale erano gravitati anche altri esperti.

L’ultimo tassello è la “Carto Guida del Parco Miniere Lagorai” con presentazione ufficiale venerdì 23 marzo a Pergine. Si tratta di un programma di lavori concordato con la Comunità Alta Valsugana e Bersntol che ha finanziato il progetto fin dal suo nascere. L’obiettivo è ancora una volta muoversi per costituire un geoparco a tema minerario in Alta Valsugana: non solo mettere in rete i siti minerari ma anche promuovere e coordinare tutte le attività e gli eventi dei singoli musei e dei siti minerari per incentiva un turismo geografico eco sostenibile. Si parlerà infatti di collegare miniere e siti con le bici elettriche. Per questo sono stati mappati i sentieri, i percorsi ciclabili e si sta realizzando una piattaforma cartografica (Carto Guida) che sarà poi condivisa con gli operatori turistici del territorio che con le loro attività vogliono promuovere il territorio e valorizzarne le eccellenze. In bici, da un sito all’altro si potranno ammirare i panorami. In questo senso una recente lettera inviata un po’ a tutti coloro che operano nel settore per invio tardi appunto alla presentazione dell’iniziativa. Si giungerà così a costituire una rete di operatori che a vario titolo promuovono i territori del Parco con i rispettivi prodotti e servizi. Con l’adesione a questa “Carto Guida” sarà possibile una nuova offerta turistico culturale del territorio. Quindi adesione al progetto, partecipazione a un corso di geoturismo programmato per i prossimi mesi e sostegno (con la quota) alle attività del Parco. Anche il Copi (operatori di Pergine) si sta interessando all’iniziativa per promuovere eventi da maggio fino a dicembre.

Proprio il settore minerario è stato apprezzatissimo alla trasmissione televisiva “Mezzogiorno in famiglia” su Rai2. Musei e siti (un tempo “estrattivi”) non mancano: Montesei di Serso, Redebus (Acqua Fredda) , Dos del Puster (Vignola) ma anche tanti altri con miniere come quella di Erdenolo a Palù del Fersina, le molte in valle dei Mocheni e nella zona di Viarago, ma anche Civezzano, Calceranica, la Vigolana, Pinetano e Cembra. Il tutto faceva riferimento appunto a Pergine dove ancora esistono testimonianze storiche molto interessanti, come l’edificio dei Canopi e la casa di riposo S. Spirito.

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