Il “Black Tuesday” del Festival
Un vernissage particolare. Il cartellone proposto da Psa dal 28 giugno al 13 luglio sarà presentato alla cittadinanza martedì prossimo alle 18 in sala Maier: incontro con alcuni degli artisti che animeranno la manifestazione e possibilità di acquistare i biglietti a prezzo ridotto i per gli spettacoli
Pergine. Il conto alla rovescia scorre velocemente per il Pergine Festival, che dal prossimo 28 giugno riempirà la città di Pergine con spettacoli, performance, concerti e installazioni urbane fino al 13 luglio. Proprio per accompagnare la popolazione e gli appassionati verso l’edizione 2019 della kermesse, il Festival ha invitato tutti ad un momento inaugurale del tutto particolare in programma dopodomani, martedì prossimo 25 giugno, alle 18.30 in sala Maier, dove è stata allestita anche la biglietteria. In questa occasione la direttrice artistica Carla Esperanza Tommasini presenterà il programma alla cittadinanza con un invito aperto a conoscere meglio i tanti lavori proposti in cartellone. Fra l’altro martedì si potranno anche conoscere alcuni degli artisti che sono già arrivati a Pergine e quindi anche acquistare i biglietti degli spettacoli in programma a un prezzo ridotto. Sarà il “Black Tuesday” del festival.
Uno sguardo al programma
«Pergine Festival si propone di valorizzare i talenti italiani e stranieri che operano attraverso nuovi linguaggi multidisciplinari con un’attenzione speciale a progetti che esplorano la contemporaneità attraverso drammaturgie originali, forme e linguaggi innovativi, creazioni che nascono per il Festival», ha dichiarato la Tommasini. Così la scelta artistica è stata indirizzata alla ricerca di spettacoli capaci di mescolare i linguaggi: immagini, testi, suoni, corpi e oggetti in movimento.
È così per il Circolo Bergman che, dopo alcuni anni in cui si sono dedicati alla memoria storica di Pergine, tornano con uno spettacolo: Bilderatlas (30 giugno, 20.45, ex Rimessa Carrozze), che esplora il potere delle immagini in un tempo in cui ogni giorno vengono condivise milioni di foto online attraverso le quali ognuno cerca di comporre un’immagine di sé. In prima nazionale il lavoro degli artisti ibero-americani Azkona & Toloza, Tierras del sur (4 luglio, 21, Teatro Comunale), che racconta un pezzo di storia contemporanea argentina sui legami tra le grandi ricchezze straniere e le atrocità che i popoli nativi hanno dovuto subire.
Anche Dante Antonelli con Atto di adorazione (5 luglio, 20.45, ex Rimessa Carrozze) primo capitolo di un lavoro ispirato a Mishima, intreccia linguaggi e racconti, offrendo uno spaccato di gioventù contemporanea che rivendica il proprio diritto di esistere oggi e domani.
Verrà riproposto il lavoro nato dall’incontro di Elio Germano e Teho Teardo, Viaggio al termine della notte (6 luglio, 20.45, Teatro Comunale), che porta in scena il testo di Louis-Ferdinand Céline. Si conferma la grande attenzione per i progetti partecipativi con Amour del collettivo romano Dynamis (11 luglio, 20.45, teatro Don Bosco), che cerca di creare un ponte tra realtà che non si considerano, ma condividono una passione comune per il teatro.
Muovendosi su una dimensione personale, la nuova creazione di Giuliana Musso, La Scimmia, (12 luglio, 20.45, Teatro Comunale) riscrive Kafka, raccontando la storia di una scimmia e della sua strategia di sopravvivenza. Esplora la nostra contemporaneità in un’interessante traduzione musicale dei testi, l’ultimo spettacolo di Babilonia Teatri, Calcinculo (13 luglio, 20.30, Teatro Comunale) che racconta di noi e delle relazioni che costruiamo con il mondo che ci circonda.
Lavori in rete
Per la 44esima edizione si è rilanciato il bando “Open”, lavorando in rete con altre organizzazioni culturali italiane interessate alla creazione contemporanea per lo spazio urbano. Dalle 400 domande di partecipazione, è stato scelto il progetto Ti voglio un bene pubblico di Elisabetta Consonni, gioco urbano che riflette su infrastrutture di divisione come cancelli, muri, recinti (28-29 giugno, 19.30 e 21.15, a partire da Sala Maier).
Derive Urbane
Nel cuore del centro storico di Pergine ci sarà anche il progetto Derive Urbane, un invito a partecipare, a stare insieme, a condividere, grazie a una proposta che mescola creazioni artistiche, concerti, interventi site-specific, eventi accessibili e progetti partecipativi, nella cornice di piazza Fruet, arredata per l’occasione dai giovani ingegneri e architetti dell’associazione Acropoli.
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