I bambini salvano “Donna & Madre”
PERGINE . Con lo spettacolo “Sand Art” proposto al Teatro Comunale, il Copi nell’ambito dell’iniziativa “Donna&Madre” ha ritrovato il pubblico. Domenica pomeriggio, infatti, oltre 150 spettatori...
PERGINE . Con lo spettacolo “Sand Art” proposto al Teatro Comunale, il Copi nell’ambito dell’iniziativa “Donna&Madre” ha ritrovato il pubblico. Domenica pomeriggio, infatti, oltre 150 spettatori soprattutto bambini hanno assistito alla performance di Nadia Ischia (autrice delle figure) e di Laura Lotti (voce narrante) che si ispira al libro “La bambina con il lupo dentro ed altre storie di sabbia”. Intanto, nel foyer c’era chi dimostrava l’uso dei chiodini per comporre figure. E’ stata una proposta che rinfrancato gli animi del Copi. «Anche se - ci ha detto Nicola Bellè (neo presidente del Consorzio) - siamo convinti della bontà dell’iniziativa denominata “Donna&Madre” perché abbiamo saputo proporre un argomento particolarmente interessante seppur delicato». E ha aggiunto: «Come abbiamo avuto modo di dire fin dall’inizio, la donna sarà al centro anche delle prossime manifestazioni in programma nel corso dell’estate e che poi culmineranno con il Mercatino dei Canopi di Natale».
Sostanziale soddisfazione quindi anche se la partecipazione non è stata delle migliori, per essere riusciti a mettere in campo l’iniziativa in relativamente poco tempo dall’insediamento, ma soprattutto per il tema affrontato che tuttavia, occorre dirlo, non è stata appoggiato dalle istituzioni e da quelle realtà che trattano l’argomento quasi quotidianamente. Femminicidio sì, ma parlare di “maschicidio” è apparso molto scomodo e soprattutto evitato. I dibattiti (a parte le 50 persone al Don Bosco) non sono stati frequentati: “Essere donna oggi” ha visto meno di dieci persone in sala; per non parlare delle testimonianze che potevano essere ascoltate dalle due anziane mochene di Fierozzo e dalla “collega” di Calceranica a proposito del lavoro collegato alle miniere.
L’iniziativa messa in piedi da Patrizia Patelli poteva essere veramente l’occasione per parlare “a cuore aperto” di un argomento che troppe volte viene ignorato tanto da aver suscitato qualche “condanna” al momento della presentazione. Certamente c’erano delle concomitanze importati nei giorni di “Donna&Madre”, ed anche il tempo particolarmente incerto ha avuto un ruolo determinante visto che quasi tutte le proposte erano all’aperto. Comunque c’è voglia (e tanta) di proseguire anche perché dell’argomento di deve parlare al di là delle semplici statistiche. E le protagoniste come relatrici non sembrano mancare. Intanto, la prima edizione è stata archiviata. (r.g.)