Coristi della Valsugana con il problema dell’età
BORGO. Il presidente della Federazione Cori del Trentino, Paolo Bergamo, assieme a due consiglieri, Sandro Filippi e Luisa Canalia, ha incontrato nella sede del coro Valsella, che in ottobre...
BORGO. Il presidente della Federazione Cori del Trentino, Paolo Bergamo, assieme a due consiglieri, Sandro Filippi e Luisa Canalia, ha incontrato nella sede del coro Valsella, che in ottobre festeggerà l’80° anniversario di fondazione, maestri e presidenti dei cori del bacino della Valsugana e del Primiero e Vanoi per «uno scambio di informazioni – ha detto Bergamo - e riflessioni su alcune problematiche che interessano la coralità provinciale». Si è trattato della terza riunione per Comunità di valle che il direttivo ha messo in atto nei giorni scorsi, dopo essere stato a Sarche e a Taio, e in programma ce ne sono altre tre, precisamente a Cavalese, Martignano e Mori.
Una operazione di ascolto per progettare il futuro della coralità trentina assieme ai protagonisti della stessa. Dalla lunga serata che si è protratta fin dopo le 23, ma allietata dalla graditissima accoglienza del Coro Valsella che ha offerto un buffet finale, sono emerse problematiche comuni ai più di duecento cori aderenti alla federazione. La più preoccupante delle questioni dibattute deriva dal faticoso ricambio generazionale che i cori, la media dell’età dei coristi viaggia sui 60 anni, deve necessariamente affrontare per poter guardare al futuro scorgendone un tratto sufficientemente lungo per proseguire nel cammino.
Si è poi parlato del 55° della federazione e degli eventi che completeranno i festeggiamenti iniziati già in giugno quando oltre 1.000 coristi di 40 cori provenienti da tutto il territorio provinciale hanno animato il capoluogo con una serie di concerti. La domanda del direttivo è stata semplice e diretta: «Che cosa può fare ancora la federazione per i cori?».
Oltre alla richiesta di una miglioria e ammodernamento del periodico Coralità da alcuni ritenuto «obsoleto» - ma ci sono stati altri che hanno detto «non si tocca!» -, e altre questioni organizzative, la richiesta del presidente del coro Cima Vezzena, Osvaldo Gabrielli, per «venire incontro – ha detto Gabrielli – ai cori nel pagamento della Siae quando organizzano manifestazioni corali», è stata accolta con un mezzo sorriso da Bergamo che ha ricordato i tempi di «scarse risorse e di penuria di sovvenzioni dalle amministrazioni locali» che stiamo vivendo.