Castello con lo sguardo al passato
La preapertura del maniero. Tre serate (l’ultima oggi) riservate ai sottoscrittori della Fondazione hanno permesso di dare uno sguardo alle tante novità proposte. Spiccano gli arredi della sala del trono nella quale è sparita la plastica per far spazio a divani, poltrone, sedie e tappeti
Pergine. Dopo un immane lavoro, il castello di Pergine è stato ripulito da cima a fondo, rinfrescato, riarredato, modificato nella dislocazione di alcuni servizi come bar e cucina. Ma soprattutto, è stata la sala del trono ad essere al centro dell’attenzione e così sono spariti tavoli e sedie di plastica, per far posto a divani, poltrone, tappeti, e sedie di un tempo.
Ritorno al passato
Non certo quelle degli anni di Massimiliano I che soggiornò nell’antico maniero nel 1508 quando venne incoronato a Trento, ma si è comunque cercato si farvi trovare collocazione mobili che dessero un senso di maggior calore e accoglienza, togliendo anche l’impattante bureau di accoglienza. Sembra quasi che la sala del trono sia diventata perfino più grande. In questo ambiente più accogliente, i primi 80 ospiti, lunedì sera a cena per dare il primo importante giudizio sulla gastronomia. Al termine infatti, i commensali sono stati invitati a esprimere un loro giudizio sulla cena; giudizio anonimo, ma dalle espressioni udite è apparso chiaro che la prova era superata.
Tre serate d’esame
Ai tavoli, fornitori, sostenitori, amministratori pubblici e di aziende o società, persone legato al castello da rapporti di lavoro, giornalisti, cittadini e soprattutto i primi (ad aderire) sottoscrittori. La prova è stata ripetuta martedì con altre 40 “cavie” e lo sarà anche questa sera (per altre 40). In questo modo si vuole avere un giudizio per poi intraprendere la stagione estiva, con lo chef Antonio d’Acquino e gli altri tre manager: Cristina Eerle, Marketing Manager e Raffaele Guidotti, Hospitality Manager e Anna Torgler (sommelier d’alto livello). A fare gli onori di casa i cinque membri del cda: Carmelo Anderle, Massimo Oss, Manuela Dalmeri, Silvio Casagrande e Denis Fontanari.
Sabato l’apertura ufficiale
Il castello sarà soprattutto luogo d’accoglienza, dove l’ospite sta bene, assapora il gusto, la cultura, l’arte, il silenzio, il panorama. Ma dovrà anche parlare di storia, la propria storia e quella del territorio: alle spalle ha oltre 2.000 anni di vita intensa, drammatica, fatta di misteri e battaglie. Tutto questo rappresenta un bagaglio da proporre all’ospite, alla comunità, alla quale il maniero appartiene. E allora, la ricettività (con la gastronomia) è proposta insieme alle iniziative culturali e artistiche che si alterneranno per tutta l’estate a partire dall’evento “Tutta la città ne parla”, la formula adottata per aprire il portone a tutti in occasione dell’inaugurazione. Si partirà da piazza Municipio in passeggiata canora con il Coro Castel Pergine per raggiungere il castello. Partenza alle 16, concerto della Banda sociale alle 17 (in castello) e a seguire i discorsi. Altro concerto degli “Hotel Rif” alle 17.30.
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