«Cassonetti, la gestione di Amnu è inadeguata» 

La chiusura non annunciata dei Crm dello scorso 8 settembre aveva creato disagi a Levico e Caldonazzo ed evidenziato altri disservizi. E il Patt di Pergine interroga


di Roberto Gerola


PERGINE. Non è passata sotto silenzio la protesta per la chiusura dei centri di raccolta che Amnu spa ha deciso su tutto il territorio dell’Alta Valsugana nella giornata di sabato 8 settembre, festa patronale a Pergine. Se sabato 8 settembre, a Pergine si è chiuso il centro perché appunto festa, non è stato digerito il fatto che anche gli altri Centri fossero altrettanti chiusi. Il serio disagio riscontrato finirà in discussione in sede consiliare a Pergine. L’evento ha, infatti, indotto il gruppo consiliare del Patt a presentare un’interrogazione non solo su tale chiusura generalizzata, ma in su tutto una serie di disservizi riscontrati nella raccolta dei rifiuti. Un lungo elenco che si rifà a situazioni registrate nel corso dell’estate «non certo per il personale dipendente di Amnu, si scrive, che vogliamo ringraziare per la serietà e la qualità del lavoro svolto, segnalando in particolare la professionalità del referente abituale, sempre disponibile a qualsiasi ora del giorno e con risposte immediate il giorno dopo se non addirittura subito».

«Il problema sta invece in chi copre i ruoli dirigenziali», si afferma nel documento e si elencano le problematiche: presenza di cassonetti debordanti di erba anche in località turistiche e di pregio ambientale; ridotta presenza in varie zone di cassonetti; inadeguatezza del numero degli svuotamenti; errata collocazione dei cassonetti specie nelle frazioni, ove i punti di raccolta sono collocati in luoghi distanti dalle abitazioni; mancato riscontro alla richiesta di prolungamento dell’orario serale di apertura dei centri di raccolta. Poi l’accesso al Crm di Pergine che presenta problemi nella mattinata di sabato: «In sede consiliare il 29 novembre scorso - si legge nel documento -, l’ingegner Roberto Bortolotti ha chiaramente affermato che il picco del punto Crm di Pergine è il sabato dalle 9.30 alle 11; ciò nonostante, ad esempio, nella giornata di sabato 15 settembre la fila delle auto in viale dell’Industria arrivava quasi alla rotatoria perché un camion di grossa stazza stava liberando i cassoni proprio nel momento di massima affluenza al Crm».

Quindi il riferimento all’8 settembre. «Il culmine dei disagi, si legge, si è raggiunto l’8 settembre, festa a Pergine, allorquando non solo è stato chiuso il Crm a Pergine, ma anche quelli di Civezzano, Levico ed altri, nonostante la festa patronale riguardasse solo la nostra città e non i centri abitati vicini. Le difficoltà per il cittadino sono stati acuite dal fatto che detta chiusura non è stata segnalata né sul sito ne in altri modi».

Le domande: «Se si è a conoscenza del fatto; se sì, siano stati presi provvedimenti o effettuate le segnalazioni del caso; se nella predisposizione dei piani di investimento delle risorse si tengano nella dovuta considerazione le esigenze della cittadinanza oppure si badi solo agli utili di bilancio».













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