Amnu, la differenziata è salita all’83,4 per cento 

Prosegue il trend positivo del ciclo dei rifiuti. Il presidente Dolfi: «Ci preoccupa  l’aumento degli oneri che rende difficili economie significative sulla gestione»



PERGINE. Ancora un bilancio positivo, gli obiettivi indicati dal piano provinciale ampiamente superati, solidi progetti per gli anni a venire: Amnu ha presentato ieri la relazione sull’attività e sulla chiusura preventiva dell’esercizio 2018, il bilancio preventivo per il 2019 e il programma del prossimo triennio. I dati sulla raccolta relativa all’anno in corso evidenziano in particolare un calo del rifiuto indifferenziato (da 4.468 a 4.440 t, con una forbice del -0,6%) e un aumento del differenziato (da 20.950 a 22.290 t, passato dall’82,4% all’83,4%). Si confermano dunque le ottime performance che anche per l’edizione 2018 sono valse alla società il primo posto nell’iniziativa di Legambiente “Comuni Ricicloni” per la categoria “Consorzi sotto i 100.000 abitanti”.

Il 2018 si chiuderà con un bilancio che è ancora una volta positivo, nonostante l'aumento dei costi del gasolio per autotrazione, la riduzione massiccia del prezzo della carta (che inciderà negativamente in maniera significativa anche per il 2019), un aumento dei costi del personale dovuto al rinnovo del Ccnl e agli adeguamenti in esso contenuti. Grazie agli investimenti tecnologici operati (Amnu impiega sistemi di localizzazione degli automezzi, mappatura e automazione di percorsi a richiesta da parte dell’utente) la società è stata, infatti, in grado di ottimizzare i giri di raccolta, per garantire la massima efficienza ed economicità, mantenendo immutato il livello del servizio erogato.

Nel 2018 Amnu ha raccolto i rifiuti abbandonati lungo le strade urbane ed extraurbane, ha assicurato a circa 300 utenze il servizio “on demand”, ha implementato la collaborazione con Stet per la condivisione delle competenze e per la gestione delle attività comuni. Puntuale l’attività di informazione della popolazione, sensibilizzata con comunicazioni periodiche, serate informative, campagne dedicate, iniziative rivolte ai più giovani (progetto “Più con meno”), ritenute strategiche per stimolare il contenimento della produzione dei rifiuti e la corretta raccolta differenziata.

«Il sistema conferma di essere maturo - commenta Alessandro Dolfi, presidente di Amnu spa -. I primi dati raccolti sulla nuova articolazione degli imballaggi leggeri indicano come siano in netto calo le impurità inserite nei contenitori e come il nuovo sistema con misurazione disincentivi la produzione di tale frazione. Preoccupa tuttavia, e non è la prima volta che lo segnaliamo, una generale tendenza all’aumento degli oneri, che rende difficile operare economie significative sulla gestione. L’emergenza relativa alla chiusura del ciclo della raccolta dei rifiuti, che per ora è garantita solo da alcune discariche in esaurimento e la penuria di impianti di trattamento dei rifiuti differenziati, ci espongono a continui aumenti sulle tariffe di smaltimento: la tariffa di smaltimento unica trentina fissata dalla Provincia è di 160 euro/t. L’auspicio è che si provveda a una costante ricerca di mercato, e che si effettuino gare tra gli smaltitori, per contenere i costi di trattamento dei rifiuti differenziati, aumentandone nel contempo i proventi».

Quanto alle attività e agli investimenti previsti per gli anni a venire, dunque per il triennio 2019-2021, il documento di Amnu evidenzia in particolare l’ipotesi (ancora al vaglio dei soci) di ampliamento del Crm di Vigolo Vattaro, il rinnovo progressivo del parco automezzi, la realizzazione di specifiche campagne di sensibilizzazione rivolte ai cittadini per contrastare gli smaltimenti scorretti. Per il 2019, Amnu ha anche definito una variazione nell'assetto delle tariffe che premia le famiglie più virtuose: si prevede, infatti, un piccolo aumento per la quota variabile del secco residuo, che passa da 0,088 euro per litro a 0,093 (per un nucleo di 3 persone, si parla di 2,45 euro in più all’anno), neutralizzata da una contestuale diminuzione della quota fissa. Sul versante delle previsioni legate alla raccolta dei rifiuti, sempre per il 2019 si attende un lieve aumento del totale dei rifiuti raccolti (1,2%): la tendenza è la stessa per il residuo (+1,4%) e le raccolte differenziate (+1,1%). La percentuale di raccolta differenziata è stimata, ancora una volta, all’83,4%.













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