AlexCialdo rimesso a nuovo a Villa Rosa

Pergine. Un salto con gli sci da Predazzo sino a Pergine per tornare in pista. Quella di Alessandro Facchini per gli amici AlexCialdo è una storia che dimostra come gli ospedali italiani, spesso al...


Beppe Castro


Pergine. Un salto con gli sci da Predazzo sino a Pergine per tornare in pista. Quella di Alessandro Facchini per gli amici AlexCialdo è una storia che dimostra come gli ospedali italiani, spesso al centro delle cronache per casi di malasanità, funzionano bene. E AlexCialdo se potrà ritornare a fare sport lo deve ai medici degli ospedali del Santa Chiara di Trento e del centro di riabilitazione di Pergine Villa Rosa come spiega lo stesso atleta.

«Sì sono stati tutti medici fantastici e si sono presi di cura di me dal giorno del mio arrivo con una frattura al bacino dopo il salto sulla pista di Predazzo in Val di Fiemme dove mi ero recato per un evento benefico in favore di Matteo Antico ex atleta della nazionale di salto con gli sci che ha avuto un grave incidente con il parapendio. Purtroppo ho sbagliato i calcoli della velocità in pista di lancio, dove ero messo bene in volo, poi durante l’atterraggio ho perso il controllo degli sci. Dopo la caduta i soccorsi e il trasporto all’ospedale di Cavalese, poi al Santa Chiara di Trento, al San Camillo e infine al Centro Riabilitazione di Villa Rosa di Pergine. Qui mi trovo da quasi un anno e solo grazie all’assistenza di tutti i medici potrò tornare al massimo delle mie possibilità. Il mio ringraziamento va in primis all’equipe di Ortopedia e Traumatologia di Trento che mi ha operato, dal dottor Antonio Musetti, al dottor Lapo De Luca, al dottor Fabrizio Comincini, alla dottoressa Sara Segalla oltre che a tutto il personale di anestesia e infermieri e oss di sala e reparto. Ultimo pensiero, oltre alla mia famiglia, ma non meno importante, va a Matteo Antico che purtroppo sta ancora non in perfette condizioni ma sta lottando tutti giorni per migliorare e recuperare. Per lui sono già due gli anni passati da quel tremendo 25 luglio pomeriggio in zona atterraggio del Cermis. Forza Matteo non mollare mai, ti siamo tutti vicini e ovviamente se c’è necessità faremo un’altra raccolta fondi ma questa volta mi limiterò all’aspetto organizzativo ma di saltare con gli sci non se ne parla. Anche perché l’ho promesso ai medici di Trento e Pergine di non voler tornare più…».













Scuola & Ricerca

In primo piano