Ai piedi di Ischia è nata una unica stazione balneare
La proposta alternativa. L’acquisto da parte di Flavio Pallaoro di Ca’ Rossa e El Faro consente di programmare meglio l’offerta turistica anche se servono nuovi collegamenti sul lungolago
Pergin. Con l’acquisto della struttura “El Faro” lungo la spiaggia della Nogarola, posta ai piedi della collina di Ischia e Tenna, la Palcos srl che fa capo all’ingegner Fravio Pallaoro completa la possibilità di rappresentare una unica attrazione turistica lungo la sponda nord del lago di Caldonazzo. La Nogarola (all’inizio) con El Faro e la Ca’ Rossa qualche centinaio di metri più avanti (all’altezza dell’imbocco della galleria) saranno riferimento dell’attività balneare lungo tutta la costa.
Una proposta unica
Alla Ca’ Rossa (appartamenti, pizzeria e ristorante, bagni, spogliatoi) anche spiaggia, solarium, parcheggio e via dicendo. Alla Nogarola, a partire dalla stagione estiva 2020, una spiaggia libera accessibile a tutti anche grazie all’ampio parcheggio finalmente accessibile al pubblico, servizi igienici, spogliatoi, bar, ristorantino, pontile per le barche, ambiente naturale. Ma soprattutto tappa intermedia della passeggiata lungo lago. Attrazione turistica quindi dalle importanti caratteristiche ambientali lungo tutto il tratto di costa lacustre seppur affiancata più in alto (anche se a qualche metro) dalla statale della Valsugana.
Parola d’ordine: sinergia
L’ingegner Falvio Pallaoro, a questo proposito, è stato chiaro. «Avere in mano entrambe le strutture turistiche è importante. Insieme si possono proporre iniziative, trovare collaborazioni, lavorare in sinergia, metter in campo idee ed eventi e soprattutto sfruttare la passeggiata che da San Cristoforo costeggia la sponda e prosegue».
Necessità di accessi
A questo punto, appare determinante la sistemazione della “passerella” pedonale, il congiungimento con la spiaggia libera di San Cristoforo e soprattutto degli accessi da Ischia, in modo che anche la spiaggia della frazione perginese (posta poco oltre la galleria sulla statale) e raggiungibile a piedi dalla Ca’ Rossa, possa essere utilizzata appieno. Si verrebbe a creare una sponda “alternativa” (e di completamento) a quella sul lato opposto del lago di Caldonazzo: quella tra il lido di San Cristoforo e l’Happy Days, passando per le numerose e interessanti attrattive del Valcanover. Alla struttura di qualità rappresentata dalla Ca’ Rossa si aggiungerà così, un'altra attrazione qualificata. El Faro, come pubblicato in questa pagina, l’altro giorno, sarà sostanzialmente demolito per far posto a un immobile tutto nuovo sia come concezione che come contenuti. E soprattutto non più chiuso da divieti, catene, transenne, cartelli e via dicendo.
San Cristoforo: quale futuro?
Tra le due sponde resta l’incognita di San Cristoforo con le sue potenzialità. Pallaoro non nasconde che l’interesse per la località c’è ancora, soprattutto dopo l’acquisto dell’ex Hotel Seehof e la presenza ormai consolidata della sua “Villa Sophie” (appartamenti e camere). «Il progetto per una radicale riqualificazione del centro è ancora tra le mie intenzioni - dice al proposito - con l’amministrazione comunale si sta discutendo e un possibile accordo dovrebbe poter vedere la luce in autunno. Naturalmente ci vorrà qualche annoi per realizzarlo».