PANAROTTA

Panarotta, sequestrate le piste

Fermi gli Impianti. La Procura di Trento ha disposto il sequestro delle 3 piste. Il 23 gennaio il poliziotto Bruno Paoli aveva perso la vita scivolando in un dirupo da una pista di collegamento



TRENTO.  Il comprensorio sciistico della Panarotta sottoposto a sequestro penale. Il decreto di sequestro è apparso ieri sulle piste dove, il 23 gennaio,  ha perso la vita Bruno Paoli.

Cinque gli indagati nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura dopo la morte, sulla pista da sci della Panarotta, di Bruno Paoli. Era il 23 gennaio quando il poliziotto 48enne stava percorrendo una pista di collegamento ma era finito fuori pista e aveva sbattuto violentemente contro una roccia.

Per alcune ore c’era stata la speranza che l’uomo potesse sopravvivere, ma il lunedì i medici della rianimazione ne avevano dichiarato il decesso. L’incidente ha portato la procura ad aprire un’inchiesta con l’accusa di omicidio colposo. Gli indagati al momento sono cinque. Tre fanno parte, a vario titolo, della società che gestisce gli impianti di risalita , mentre due sono un dirigente e un tecnico del competente servizio provinciale.

Secondo la procura, nonostante diversi richiami, quel tratto di pista (che ha pendenza minima, siamo attorno all’8 per cento) non è stato mai messo in sicurezza. Ci sarebbero state anche delle prescrizioni che non sarebbero state osservate.

 













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