il sostegno

Orfani a causa di femminicidi o crimini domestici, contributo di 10 mila euro dalla Provincia di Trento

Iniziativa di solidarietà a chi ha vissuto il dramma della violenza. La somma per accedere a opportunità educative e lavorative, a percorsi medico-assistenziali e di supporto psicologico



TRENTO. Le orfane e gli orfani di vittime di femminicidio e di crimini domestici presentano condizioni psico-sociali e bisogni del tutto particolari; subiscono e vivono infatti un trauma complesso sia sul piano psicologico che sociale e necessitano quindi di interventi specifici legati alla privazione dei legami e delle relazioni più significative. Anche per questo la Provincia ha modificato nel settembre scorso la legge 6/2010 sugli interventi per la prevenzione della violenza di genere e per la tutela delle donne che ne sono vittime prevedendo, tra l'altro, un contributo per sostenere e tutelare tali orfani, nell'ottica di agevolare il loro accesso ad opportunità educative e lavorative, a percorsi medico-assistenziali e di supporto psicologico.

Con un provvedimento approvato dalla Giunta provinciale, su proposta del presidente Maurizio Fugatti, viene data attuazione alla nuova disposizione legislativa, definendo criteri e modalità di accesso a un contributo a titolo di solidarietà nei confronti di questi orfani.

Il contributo è riconosciuto ad ogni figlio di vittima di omicidio commesso contro il coniuge, anche legalmente separato, contro l'altra parte dell'unione civile o contro la persona stabilmente convivente con il colpevole, o ad esso legata da relazione affettiva. Il contributo di solidarietà è previsto anche se al momento del crimine la relazione affettiva, sia unione civile o convivenza, fossero cessati, o il delitto fosse compiuto contro il coniuge divorziato.

La misura di solidarietà prevede di destinare 10.000 euro una tantum a ciascun orfano di vittime di reati commessi dopo il 1° gennaio 2020, che alla data del reato era minorenne o maggiorenne fino ai 26 anni e risiedeva in provincia di Trento.

La domanda va presentata all'Umse prevenzione della violenza e della criminalità della PAT entro cinque anni dal provvedimento dell'Autorità giudiziaria di sentenza di condanna irrevocabile o di non doversi procedere per intervenuta morte del reo.

Il provvedimento e i criteri di concessione del contributo di solidarietà saranno pubblicati sul sito istituzionale della Provincia e anche sul sito https://trentinosociale.provincia.tn.it/













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