Omicidio di Brunico, Maxim Zanella ucciso con un’unica coltellata. Il giovane non si è difeso
L’esame medico ha stabilito la causa del decesso, nessuna lesione da difesa: la vittima non ha avuto modo di proteggersi con le mani
BOLZANO. Questa mattina il medico anatomopatologo incaricato dalla Procura della Repubblica ha eseguito l'autopsia sul corpo di Maxim Zanella, ucciso nel suo appartamento a Brunico. «La causa della morte è da ascriversi ad uno shock emorragico secondario a lesione della vena giugulare di sinistra riconducibile ad un unico colpo di arma da 'punta e taglio'. Non sono state riscontrate ulteriori ferite e/o lesioni e neppure c.d. lesioni da difesa, sia attiva sia passiva, a suggerire come la vittima non abbia avuto modo di porre gli arti superiori a difesa del proprio corpo», lo si apprende dalla Procura.
L'assassino reo confesso è un suo vicino di casa, Oskar Kozlowski, 21 anni di origine polacca. Domani si svolgerà nel carcere di Bolzano l'udienza di convalida dell'arresto di Kozlowski davanti al giudice per le indagini preliminari.
Resta ancora oscuro il movente del delitto, ma nei giorni sono state avanzate alcune ipotesi, per il momentonon confermate, tra le quali quella riconducibile all'attrazione di Oskar Kozlowski per il satanismo. Un'attrazione che non sarebbe comunque stata condivisa dalla vittima, secondo quanto ribadito anche dai familiari di Maxim: i genitori e la sorella oggi si sono recati in Procura a Bolzano proprio per fornire agli inquirenti delle indicazioni sullo stile di vita e sul carattere di Maxim. Uno stile di vita molto comune ed un carattere definito dai parenti tranquillo e riservato