«Non riuscivo più ad abbottonarmi i vestiti». Il chirurgo di Silandro la “salva” con una doppia protesi al pollice
Monika Spitaler, di Appiano, aveva forti dolori alle articolazioni. Operata dallo specialista della mano Markus Mariacher: «Sono tornata in forma»
SILANDRO. Monika Spitaler ha lavorato per anni nel settore del turismo. Una volta andata in pensione, però, ha avuto serie problematiche a tutti e due i polsi. Per fortuna, la sostituzione di entrambe le articolazioni trapezio-metacarpale del pollice presso l’ospedale di Silandro le ha restituito le forze.
"Le persone nella mia età non si rivolgono subito al medico"
Per la 72enne di Appiano, gli ultimi anni sono stati “un’odissea”, come lei stessa li definisce: “Non avevo più forza nelle mani, non riuscivo ad abbottonare un bottone o ad aprire un cartone del latte. Se fossi stata sola, sarei morta di fame”, racconta. Secondo Monika, le persone della sua età non si rivolgono subito al medico: “All’inizio, ho provato a massaggiarle ma, ovviamente, non è servito a molto”. La tappa successiva è stata una visita dal medico di Medicina generale, che le ha prescritto una visita ortopedica. Lo specialista, dunque, la sottopose a una radiografia e le diagnosticò un’osteoartrite tipo Rizoartrosi con limitate prospettive di guarigione. Per alleviare il dolore, le è stato somministrato del cortisone, cosa che ha funzionato solo per un breve lasso di tempo. Successivamente, si è sottoposta a una terapia a impulsi elettrici, “piuttosto dolorosa” lei ricorda, che alla fine non portò ad alcun miglioramento.
Mancava la forza
Ritrovarsi in questa situazione è stato molto frustrante per Monika: “Giocavo a tennis, andavo in bicicletta, ero sempre molto attiva. Poi, all’improvviso, mi mancava la forza per svolgere anche le attività più semplici”. Una nipote, con la quale si è lamentata delle sue problematiche, le ha consigliato una visita di Chirurgia della mano all’ospedale di Silandro. Così, la sig.ra Spitaler è stata visitata dallo specialista della mano Markus Mariacher dell’équipe medica guidata dal Primario Wilhelm Berger. “Poiché sono molto attiva, il dott. Mariacher mi ha suggerito di sostituire entrambe le articolazioni del pollice con una protesi articolare del pollice. Il funzionamento è simile a quello di una protesi articolare dell’anca o del ginocchio”. Lo specialista Markus Mariacher spiega di cosa si tratta: “Quando si impianta una protesi del pollice tra il primo Metacarpo e il Trapezio, l’articolazione usurata viene sostituita da un giunto sferico mobile. Ciò consente una mobilità completa e priva di dolore. La lunghezza del pollice rimane inalterata o può essere ripristinata. I partner articolari artificiali sono realizzati in metallo di alta qualità e in una plastica speciale. La riabilitazione dopo l’impianto della protesi può iniziare dopo pochi giorni dall’intervento”.
La mattina in ospedale, la sera a casa
Monika non ci pensò su due volte, visto che il dolore era ormai un compagno costante. Dopo un’attesa di qualche mese, si sottopose all’operazione nel dicembre 2022: “Arrivai all’ospedale di Silandro la mattina presto e fui accolta molto calorosamente. Devo dire che tutti furono gentili e cortesi con me. Anche in sala operatoria, dove faceva freddo, mi hanno subito dato una coperta calda, un gesto che ho trovato molto carino”.
La sig.ra Spitaler è potuta tornare a casa la sera dello stesso giorno. Sono seguite terapie e visite di controllo. La pensionata ha avuto subito la sensazione che l’operazione fosse riuscita: “Dopo 3-4 mesi ero di nuovo completamente in forma”.
L’operazione all’altra mano ha avuto luogo nel novembre 2023: anche in questa occasione, la paziente si è sentita ben assistita presso la struttura ospedaliera dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige.
Oggi, a circa sei mesi dall’ultimo intervento, Monika è molto soddisfatta: “Posso dire solo cose positive. Faccio ancora attenzione quando si tratta di lavori o attività più impegnative. Ad esempio, non ho ancora ripreso ad andare in bici a causa delle vibrazioni, ma posso fare di nuovo praticamente tutto. Finalmente, sono anche in grado di occuparmi delle faccende di casa senza aiuto e riesco persino ad abbottonare gli indumenti!”
(foto Azienda Sanitaria dell’Alto Adige)