Vienna premia Fabrizio Paternoster con la Croce d’argento di Cavaliere

Revò. «Un tessitore di rapporti che bene si inquadra nella secolare tradizione di una comunità da sempre aperta verso la Mitteleuropa e quindi con l'emigrazione verso il Nuovo Mondo». Con queste...



Revò. «Un tessitore di rapporti che bene si inquadra nella secolare tradizione di una comunità da sempre aperta verso la Mitteleuropa e quindi con l'emigrazione verso il Nuovo Mondo». Con queste parole la sindaco Yvette Maccani ha sintetizzato il significato che assume per Revò l’onorificenza in argento di Cavaliere che il presidente della Repubblica d’Austria, Alexander Van der Bellen, ha conferito al dottor Fabrizio Paternoster. La consegna, a mani del console austriaco a Milano Wolfgang Spadinger, è avvenuta nella cornice prestigiosa della Campana dei Caduti, luogo altamente simbolico e che per Revò assume anche un particolare rilievo perché si lega anche al nome di un altro grande revodano, padre Eusebio Iori. L’onorificenza, come emerge dalla motivazione letta dal Console, è stata conferita a Paternoster «per i servizi speciali resi alla Repubblica d’Austria» e «vuole rendere visibile il legame tra l’ Austria e il dottor Paternoster», che tra l’altro ha svolto attività di insegnamento e di ricerca all’Università di Innsbruck.

Paternoster, 56 anni, nel 1987 si è laureato in Economia politica a Trento. Assessore dal 2000 al 2010 presso il Comune di Revò (dove è tuttora consigliere), funzionario provinciale dal 1989, dal 1998 è dipendente del Comune di Trento dove dal 1° luglio 2015 è dirigente Servizi demografici e decentramento con sede in piazza Fiera 17. Socio fondatore nel 1995 dell’associazione Italia-Austria di Trento e Rovereto, nata con lo scopo di migliorare i rapporti con l'Austria attraverso la promozione di rapporti di carattere scientifico, culturale e storico, dal 2003 ne è presidente, compito che svolge con grande passione e competenza.

«Per me una grande soddisfazione ed orgoglio ricevere un riconoscimento così prestigioso», ha esordito Paternoster ringraziando il console e i presenti alla cerimonia condotta dall’attuale reggente della Fondazione Campana dei Caduti, Alberto Robol. Tra gli ospiti che hanno preso la parola per complimentarsi, oltre alla sindaco Yvette Maccani, il vice presidente della Provincia Mario Tonina, il presidente del Consiglio provinciale Walter Kaswalder e, in rappresentanza dei Comuni di Rovereto e di Trento, gli assessori Mauro Previdi e Chiara Maule. «Un riconoscimento che condivido con quanti in questi anni hanno attivamente collaborato ad incrementare i rapporti tra i cittadini austriaci e quelli italiani perseguendo obiettivi di maggiore conoscenza reciproca, amicizia e collaborazione sul piano sociale, scientifico ed economico», ha detto Paternoster.

L’Associazione Italia-Austria opera in stretta sinergia con le istituzioni e con soggetti economici e sociali del territorio come le Università di Trento, Innsbruck e Padova, le Casse Rurali di Trento e Novella e Alta Anaunia e non da ultimo il consorzio Melinda rappresentato alla cerimonia del presidente Michele Odorizzi. Folta, tra il pubblico, la presenza di personalità, amici e soci dell’Associazione Italia Austria. Tra i nomi da citare quello di Maurizio Pinamonti, presidente della Sezione Ana di Trento, e del comandante provinciale della Guardia di Finanza Roberto Ribaudo. G.E.













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