Ventitrè comuni al voto: la scelta tra 560 candidati 

Elezioni amministrative. Questa volta in Val di Non ci sarà un ricambio amministrativo perché solo 11 candidati sindaci cercano la riconferma. Sfide interessanti a Cles e Campodenno


Giacomo Eccher


Val di non. Sono 23 i comuni che oggi e domani andranno al voto in valle di Non, con 36 candidati sindaci ed un piccolo esercito di 524 candidati consiglieri. Un ricambio importante nella classe amministrativa della valle visto che solo 11 (su 23) sono i sindaci che cercano la riconferma (e solo un paio lo fanno per aver esaurito i mandati a disposizione) e di questi ben sette sono senza concorrenti.

Quanto alle liste, 11 comuni ne hanno solo una, dieci ne hanno due, uno tre (Sanzeno) e solamente uno 4 (il neo-comune di Novella). Un caso a sé Cles, che all’appuntamento elettorale si presenta con due candidati sindaci, l’uscente Ruggero Mucchi e la vicepresidente della Comunità val di Non, Carmen Noldin, che sono appoggiati rispettivamente da tre liste (Mucchi) e due (Noldin).

Dei comuni maggiori, solo a Cles si ripresenta il sindaco uscente, mentre gettano la spugna i primi cittadini di Predaia e Ville d’Anaunia: Comune quest’ultimo di 4.269 aventi diritto al voto dove addirittura c’è un unico candidato, Samuele Valentini, giovane esponente della minoranza uscente che avrà come potenziale avversario l’astensionismo. Una disaffezione dal mettersi in gioco nell’ente nato appena 4 anni fa che getta un’ombra sulla fusione tra gli ex municipi di Tuenno, Nanno e Tassullo. Distacco dalla cosa pubblica che fa contrasto con il “dinamismo elettorale” che contraddistingue invece piccole realtà della valle di Non come Bresimo (249 elettori) e Cis (340) che possono invece scegliere tra due candidati sindaci e 19 candidati consiglieri (Bresimo) e 24 (a Cis).

Si ricandidano senza concorrenti i sindaci uscenti di Amblar Don, Contà, Dambel, Ruffré Mendola, Rumo, Sarnonico e Sfruz. Si mettono invece in gioco “in concorrenza” gli uscenti di Campodenno (dove c’è una della sfide più interessati tra l’uscente Daniele Biada e l’ex senatore Franco Panizza), di Romeno (con Luca Fattor contro l’ex presidente della Cassa Rurale d’Anaunia Ivo Zucal) e il già citato primo cittadino di Cles Ruggero Mucchi. Ci sono anche due sindaci che corrono da semplici consiglieri, Angelo Fedrizzi a Ton nella formazione guidata da Ivan Battan e Stefano Endrizzi a Ronzone. In due comuni si “promuovono” a primo cittadino i due vice uscenti, Luca Zini a Cavareno (da solo) e Willi Zanotelli a Livo, qui però in concorrenza con il giovane Roberto Zorzi.

Quanto alle sfide, in molti paesi l’unica incognita è il quorum ed il rischio maggiore si corre a Ville d’Anaunia dove la disaffezione dalle candidature appare addirittura clamorosa. Detto di Campodenno, un’altra sfida incerta è in Predaia. Il secondo comune noneso per abitanti arriva al voto per la seconda volta dopo la fusione (è nato infatti cinque anni fa dall’unione tra Coredo, Taio, Smarano, Vervo e Tres) conta 5.707 potenziali elettori che possono scegliere tra due volti nuovi, l’ex vicedirettrice della Cassa Rurale val di Non Giuliana Cova e il giovane Loris Odorizzi, in campo rispettivamente con una lista e con due. Diversamente dal 2015 in Predaia non ci saranno riserve di posti in consiglio comunale. Cinque anni fa infatti almeno un seggio era assegnato di diritto ad un candidato per ciascuno degli ex comuni anche se non eletto direttamente.

Unico comune noneso dove il 22 settembre non dovrebbe esserci il sindaco (salvo sorprese) è Novella dove i 3.320 elettori possono scegliere tra 4 candidati sindaco: difficile la vittoria al primo turno.















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