Una nuova centrale sul basso Noce: Cles con Caldes ci riprova
La prima richiesta di concessione dei due Comuni risale a 10 anni fa. Ora il progetto è condiviso con due società
CLES
La giunta comunale, nell’ultima seduta del 2017, ha approvato la proposta progettuale di derivazione idroelettrica sulla parte bassa del torrente Noce, a monte del lago di Santa Giustina. Costo dell’intervento, che porta la firma dell’ingegner Alberto Zambotti dello Studio Tre di Cles, è di 5 milioni di euro, costi (e quindi ricavi) che, se l’iniziativa andrà in porto, verranno suddivisi tra i Comuni di Cles, Cis e Caldes, la società Lorengo Energia srl e lo Studio Tre srl in quote proporzionali. La suddivisione delle quote tra i richiedenti dovrà comunque garantire ai Comuni interessati almeno la maggioranza del 70% della partecipazione alla derivazione idroelettrica unitaria.
La proposta progettuale reitera la domanda di concessione che Cles e Caldes avevano presentato il lontano 5 dicembre 2007 con la richiesta di derivare dal Noce a scopo idroelettrico la portata media di 3.724 l/s e massima 7.000 l/s di acqua. La quota di prelievo è fissata a 590 metri circa, quella di restituzione a 533.92, per una potenza nominale di 1977 Kw. Il 26 ottobre scorso il Comune di Cles, assieme agli altri soggetti interessati, era stato convocato dal Servizio provinciale risorse idriche ed energia alla Conferenza dei servizi per la trattazione di tutte le domande di derivazione d’acqua ad uso idroelettrico sul Noce. In quell’occasione alcuni aspiranti concessionari avevano chiesto la sospensione della Conferenza per valutare la possibilità di presentare una progettazione unitaria su tutto il Noce nel tratto da Malé a Cles. La domanda di sospensione, sottoscritta da quasi la totalità dei proponenti le domande (esclusi Cles e Caldes), era stata accolta. Successivamente sono stati fatti degli incontri tra le amministrazioni pubbliche e le società private al fine di verificare la fattibilità di una progettazione unitaria sul tratto interessato, incontri che però non hanno portato a nulla.
Si è quindi avviata una trattativa limitata alla progettazione di un'unica centrale idroelettrica su un tratto limitato del basso Noce e a tal fine sono state coinvolte le amministrazioni territorialmente competenti, quelle che avevano presentato domande di concessione, e le società che avevano presentato domanda sul tratto interessato.
Al termine degli incontri è stata concordata una proposta di progettazione unitaria che vede coinvolti i Comuni di Cles, Cis e Caldes e le società Lorengo Energia srl e Studio Tre srl. La domanda è ora sottoscritta anche dal Comune di Cis che, pur non essendo titolare di domanda a derivare, è un Comune rivierasco mentre a tutt’oggi il Comune di Caldes non si è ancora pronunciato. Il costo dell’impianto ammonta a 5 milioni compresi oneri per la sicurezza ed esclusi quelli fiscali. La proposta come detto è stata approvata all’unanimità dalla giunta di Cles che ha autorizzato il sindaco Ruggero Mucchi a sottoscrivere gli atti che vanno ad integrare la documentazione già depositata a suo tempo al Servizio risorse idriche della Provincia.