Una installazione di larice e dodicimila mele Melinda
VAL DI NON. Ieri ha aperto i battenti FICO Eataly Word, il più grande parco agroalimentare del mondo allestito a Bologna. Le mele Melinda qui sono uno dei simboli della biodiversità italiana da...
VAL DI NON. Ieri ha aperto i battenti FICO Eataly Word, il più grande parco agroalimentare del mondo allestito a Bologna. Le mele Melinda qui sono uno dei simboli della biodiversità italiana da valorizzare. Il Consorzio, oltre alle 6 varietà di mele commercializzate, ne custodisce più di 90 all’interno del Frutteto storico di Cles, nato a salvaguardia della storia e delle tradizioni frutticole delle Valli del Noce. Saranno proprio loro, le mele trentine con il bollino blu, ad accogliere i visitatori che quotidianamente entreranno a FICO: sono infatti all’ingresso principale contenute in un’innovativa struttura in legno di larice progettata per l’occasione che ospita oltre 12.000 frutti. Qui non sono solo esposte: l’idea è di renderle oggetto di una vera e propria installazione artistica che muterà continuamente. Ogni 15 giorni le mele verranno completamente sostituite: quelle tolte dalla struttura saranno donate ad enti ed associazioni benefiche; quelle nuove saranno disposte in modo totalmente originale per creare composizioni cromatiche sempre diverse.
“Siamo felicissimi di partecipare a questa importante iniziativa. È un grande orgoglio per il nostro Consorzio essere scelto come rappresentante della biodiversità italiana. È il segno che la strada che da sempre percorriamo, con fatica, determinazione e forte convinzione, è quella giusta” commenta Paolo Gerevini, direttore generale di Melinda. “Un grazie va a Oscar Farinetti, che ha voluto fortemente la realizzazione di questa struttura unica, molto impattante alla vista dei visitatori e cornice perfetta del messaggio di cui si fa portavoce”. Melinda è presente anche all’interno di FICO con un’area coltivata a melo che rappresenterà un piccolo angolo di Val di Non e con uno spazio informativo che illustra le peculiarità del Consorzio e delle famiglie che lo compongono.