Una canzone per i Girasoli a 18 anni dalla scomparsa 

Musica per ricordare. L’ha scritta Igor Portolan (assessore di Campodenno) sulla base di una  ballata di Bon Jovi. Sabato la serata di presentazione. Il ricavato delle vendite in beneficenza


Fabrizio Brida


Campodenno. Quando le parole diventano musica e riescono a racchiudere e custodire tutto il dolore per la perdita di un figlio, di un fratello, di un amico, di una giovane vita. Ma anche la speranza che il sole possa tornare a splendere e a riscaldare l’anima.

“Camminerò” è il titolo della canzone che Igor Portolan ha scritto per Andrea, Mattia, Luca e Stefano, i quattro Girasoli. Un disco inciso dalla Valium Band per fissare in modo indelebile il ricordo di questi ragazzi di Campodenno che ormai 18 anni fa persero la vita in un incidente stradale. E proprio il fatto che questo brano veda la luce a così tanto tempo di distanza assume un significato ancora più profondo. «È un regalo bellissimo, che ha ancora più valore perché arriva dopo 18 anni dalla scomparsa dei nostri ragazzi, segno che sono ancora nel cuore di chi ha voluto loro bene» spiega con emozione Nadia Bertagnolli, mamma di Andrea e presidente della Pro Loco Castel Belasi.

Il disco e il video saranno presentati sabato sera alle 20.30 in Sala Pozza, a Campodenno, quando i familiari, gli amici di sempre e un po’ tutta la comunità si stringeranno in un sincero, grande abbraccio. Un abbraccio che si allargherà anche a realtà lontane: nel corso della serata sarà possibile acquistare il disco e il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione Amici del Madagascar, onlus che da anni si occupa di fare del bene in Africa.

Ma com’è nata l’idea di una canzone per i Girasoli? È lo stesso Igor Portolan, assessore a Campodenno, a raccontare in che modo il disco è diventato realtà. «Negli anni, durante gli spettacoli con i “Ragazzi d’estate”, abbiamo sempre dedicato dei pezzi della musica italiana ai Girasoli – spiega –. Così ho pensato che sarebbe stato bello che questi quattro ragazzi avessero una canzone tutta loro».

Ed ecco il brano musicale in cover: il testo è stato scritto, infatti, sulla base ritmico-armonica di “Bed of Roses”, una ballata rock di Bon Jovi del 1992. Nelle parole di Igor Portolan la vita, come spesso accade nella storia della poesia e della musica, viene vista come cammino. Un percorso lungo il quale s’incontrano momenti difficili, ma non viene mai a mancare la speranza, affidata ai bambini.

«Per me che ho sempre composto testo e musica è stato un nuovo modo di scrivere – rivela l’autore –. Mi sono detto “proviamo” e con la Valium Band, grazie al maestro Riccardo Pandocchi, che ci ha messo a disposizione uno studio di registrazione professionale sul lago d’Iseo, in provincia di Brescia, siamo giunti in breve tempo alla realizzazione del disco».

Per Nadia Bertagnolli è stata una dolce sorpresa. «Qualche giorno fa, quando mi è arrivato un videomessaggio direttamente dalla sala d’incisione, è stata una notizia inaspettata che mi ha reso felicissima – racconta –. Ho poi ascoltato la traccia audio e l’emozione è stata grande. Igor è riuscito a mettere i nostri pensieri di genitori “orfani” in una canzone».

Una canzone che aiuterà a tener vivo il ricordo di Andrea, Mattia, Luca e Stefano. E a portare il loro sorriso fino in Africa.













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