Turismo invernale, firmato l’accordo
Mendola, ieri l’atto con cui Trentino Sviluppo, Provincia e Altipiani val di Non intendono rilanciare le stazioni scistiche
MENDOLA. Scenografia da grande evento ieri nel salone della Villa Imperiale al Passo Mendola per la firma del accordo quadro tra Trentino Sviluppo, Provincia e sindaci per il rilancio della Altipiani val di Non spa, la società controllata da 10 dei 28 comuni nonesi che ha in gestione le mini stazioni sciistiche della Predaia, Mendola-Campi da Golf e Ruffré-Monte Nock.
A sottoscrivere l'accordo, con sottofondo di un quartetto di archi dell'Orchestra Haydn, l'assessore provinciale Michele Dallapiccola, l’ingegner Rigotti di Trentino Sviluppo, Ivan Larcher presidente della Altipiani Val di Non e uno alla volta i primi cittadini (o vice) dei comuni in sponda sinistra anaune da Ton a Ruffré passando per i comuni di Predaia, Sfruz, Romeno, Cavareno, Sarnonico, Malosco, Ronzone e Fondo.
Regista della cerimonia il sindaco del paese dei Masi, Donato Seppi, con un signorile brindisi conclusivo preparato dalle Pro Loco con donne in costume. «Avere qui tutti i dieci sindaci della sponda sinistra e la Società Altipiani, oltre naturalmente all'assessore provinciale, è un buon viatico per l'accordo che firmiamo» - ha detto Seppi, che tra l'altro proprio ha spento 65 candeline.
L’accordo si annuncia importante per non dire decisivo, per il futuro del turismo invernale in valle di Non. «La nostra società – ha detto Larcher – non ha ovviamente ambizioni di grande sci, ma l'obiettivo e l'orgoglio di dare un servizio di valenza sociale alle nostre comunità e rappresentare un opportunità turistica invernale con un target a dimensione familiare». Per questo Larcher, dopo aver elencato uno ad uno i comuni soci (che con il protocollo sono impegnati a garantire alla società un minimo annuale di contribuzione di 190.000 euro oltre agli oneri fiscali fino al 2021 compreso) ha annunciato l'apertura della società anche ad altri comuni nonesi, in primis Cles, Ville d'Anaunia e Sanzeno.
Le condizioni di Trentino Sviluppo sono state riassunte da Rigotti partendo dalla “famosa” deliberazione dell'ottobre 2015 in cui la Giunta provinciale ha deliberato l'acquisto degli asset delle mini stazioni sciistiche sparse nella vallate trentine al di fuori dai grandi caroselli. «Una filosofia di approccio che ha capovolto il modo di rapportarsi tra ente pubblico ed enti periferici responsabilizzando di più le valli rispetto alle politiche di ripianamento dei deficit mettendo in capo all'ente pubblico, che riconosce la valenza sociale dei piccoli impianti, gli interventi di amministrazione straordinaria, spese assolutamente inaccessibili per i loro bilanci» - ha poi specificato Dallapiccola.
Alla cerimonia era presente Silvio Mucchi, presidente della neonata Cassa Rurale Valle di Non e partner dell’accordo tra la Trentino Sviluppo spa e l’Altipiani Val di Non spa, società con cui ha ricontrattato la posizione debitoria rivedendo i tassi (scesi dal 3 al 1/100) e concedendo una linea di credito agevolato come input di fiducia sul futuro turistico invernale della valle.