Turismo, exploit di Rabbi male Mezzana e Malé 

Aperta la stagione invernale, l’Apt Val di Sole fornisce i dati di quella estiva In media le presenze sono aumentate del 5,9% soprattutto grazie agli italiani


di Sergio Zanella


VAL DI SOLE. I dati di luglio e agosto lo avevano già fatto intuire e, nonostante un settembre non del tutto soddisfacente, l’estate turistica della Val di Sole si chiude con un incoraggiante segno “+”. All’indomani della conferenza stampa di lancio dell'inverno, domenica scorsa al Passo Presena, l’Apt Val di Sole ha pubblicato i dati finali dell’estate 2017 per quanto riguarda il settore alberghiero ed extralberghiero. Dati sicuramente incoraggianti e che raccontano di una Val di Sole in cui la componente turismo è in continua e costante crescita.

«Sul totale dei dati certificati, chiudiamo con +5,9% di presenze e +9,9% di arrivi – commenta soddisfatto il direttore Fabio Sacco -. Sono i nostri connazionali a "tirare" con un incremento del 6,9% di presenze. Guardando all'alberghiero, sui mercati esteri vanno bene in particolar modo la Germania (primo mercato) +8,2% e l'Olanda +25,6%. In flessione il Belgio (secondo mercato) -15,7%. Crescono tutti i mesi di un'estate splendida, escluso un settembre con tempo più incerto. Obiettivo dell’Apt è arricchire l'importante base dati di arrivi e presenze con statistiche più "fini", grazie al progetto H-Benchmark e altre idee su cui stiamo lavorando. Intanto ci prepariamo all’inverno, che attendiamo con grande fiducia ».

Questi i numeri salienti dell’estate: 127 mila gli arrivi tra maggio e settembre nelle strutture alberghiere solandre (173 mila considerando anche beb, affittacamere, rifugi,…), di cui 105 mila italiani (+10,5 rispetto al 2016) e 22 mila stranieri (-0,6%), mentre le presenze alberghiere sfondano il tetto delle 600 mila unità, per un +5,9% rispetto al 2016 e una permanenza media a persona di quasi 5 giorni. Presenze record a Dimaro Folgarida, ampiamente prima località scelta dai turisti (43 mila arrivi), mentre gli aumenti percentuali più significativi spettano a Caldes/Terzolas (+38%) e a Pellizzano (+24%). Chi invece è andato più vicino al sold out nel rapporto posti letti disponibili/letti occupati è Rabbi, i cui alberghi hanno fatto registrare un indice di occupazione del 90%. Maglie nere del turismo solandro si confermano Mezzana e soprattutto Malé, uniche località a finire in negativo rispetto al 2016 sia sul dato degli arrivi sia su quello delle presenza. Malè, in particolar modo, ha fatto registrare un -8,5% in entrambe le voci statistiche.

Detto in precedenza degli stranieri, con Germania in netta crescita e largo predominio (12 mila arrivi tedeschi sul monte totale di 22 mila stranieri), per quanto riguarda l’Italia a dominare è il turismo lombardo, che con 26 mila arrivi rappresenta un quarto del mercato italiano. Salgono in generale i numeri di tutte le regioni, con crescite eccezionali soprattutto del Sud e delle isole: +23% Sardegna, +18% Campania, +18% Sicilia e +15% Puglia.













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