Tuenno, per 6 giorni si discute di Trump e della “sua” America
Da lunedì la sedicesima edizione della Settimana di Studio L’assessore Giuriato: «Anche stavolta saremo neutrali»
TUENNO. Da lunedì 12 a sabato 17 novembre torna a Tuenno la “Settimana di Studio” che quest’anno raggiunge la sedicesima edizione. Il tema di quest’anno è l’America di Trump, una riflessione sull’attuale fase politica della più grande democrazia del mondo ed il suo ruolo, a volte contraddittorio e comunque ‘movimentista’, nello scacchiere internazionale. La settimana – con serate tutti i giorni alle 20.30 nel teatro parrocchiale di Tuenno - è organizzata dall'assessorato alla cultura di Ville d'Anaunia guidato da Maria Teresa Giuriato in collaborazione con la biblioteca ed il Laboratorio culturale noneso e vedrà la presenza di esperti che approfondiranno la tematica da diverse angolature.
Un’idea di lungo corso la cui paternità – ricorda Giuriato è del giornalista (e vaticanista, attualmente sulle colonne del Trentino) Luigi Sandri, che nel 2003 propose di offrire alla cittadinanza di Tuenno alcune riflessioni su temi di attualità. «Una proposta che trovò subito l'appoggio dell'assessore dell'epoca, Maria Zanini, affiancata da un comitato ad hoc, il “Laboratorio culturale noneso”, di cui fanno parte personalità del mondo accademico e non, alcune delle quali con natali a Tuenno, come il fisico Renzo Leonardi (già direttore dell'Agenzia per la Protonterapia della Provincia) e Andrea Leonardi, docente del Dipartimento di economia e management dell'Università di Trento» - spiega Giuriato.
Fondamentale per l'organizzazione della Settimana è la presenza del bibliotecario Mauro Valentini, oltre che di Sandri (già corrispondente dell'Ansa da Mosca e Tel Aviv).
Per capire la portata di questa iniziativa – davvero unica in un paese piccolo come Tuenno – basta scorrere gli argomenti trattati in questi 15 anni, a partire dal 2003 con il “Medio Oriente tra guerra e pace”. Sono seguiti “L'Europa a 25” (2004), “Cina” (2005), “Dalle Dolomiti alle Ande” (2006), “Africa, madre del mondo” (2007), “Acqua, tra maledizione e salvezza” (2008), “La donna, l'altra metà del cielo” (2009), “Le religioni: oppio, salvezza, problema?” (2010), “Terra madre” (2011), “Medio Oriente” (2012), “Dall'Anaunia al mondo e dal mondo all'Anaunia” (2013), “La Grande Guerra” (2014), “La seconda guerra mondiale” (2015), “Scienza e fede, dialogo o scontro” (2016) e “Urss, a Est dell'Europa” (2017)”. Ma non solo. In questi anni le “Settimane” hanno visto la presenza di padre Alex Zanotelli (2007) e di padre Paolo Dall’Oglio (2012) poche settimane prima del suo rapimento in Siria, ma anche di politici e personalità del mondo accademico. Nel 2011 l’evento ha ospitato Cecile Kyenge, che di lì a poco sarebbe diventata ministro dell’integrazione nel Governo Letta. Nel 2009, nell’ambito di un dibattito sulle donne in politica, è intervenuta l’allora senatrice Roberta Pinotti, che nel 2014 è stata la prima donna ad assumere l’incarico di ministro della difesa nella storia repubblicana.
Quest'anno il focus è “L'America di Trump: sogni, cifre, e problemi della superpotenza”. Un tema di stretta attualità dunque e che si presta a interpretazioni molto divisive negli Usa come in Italia. Ma l’assessore non si preoccupa. «Il nostro intento è quello di essere il più possibile neutrali. Per questo si è sempre cercato di invitare esperti con posizioni anche molto distanti o addirittura opposte, generando talvolta delle vivaci discussioni. I relatori che hanno partecipato alle Settimane di Studio si sono spesso complimentati per l'importante sforzo organizzativo».
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