Telefono muto da 15 giorni novantenne isolata in casa
Sanzeno, Agnese Branz quando resta sola perché i figli sono al lavoro non può comunicare con nessuno. Dominici: «Se nulla cambia, protesta a San Romedio»
SANZENO. Ha 92 anni e da più di quindici giorni è con il telefono di casa muto, nonostante le sollecitazioni e le proteste dei figli che hanno segnalato più volte il guasto alla Telecom, finora invano.
La signora in questione è Agnese Branz che vive con il figlio Camillo Bertagnolli (al quale è intestata l’utenza telefonica) in un maso all’ingresso della stretta valle di San Romedio, poco oltre l’ex ristorante “al Mulino” che pure in passato aveva lamentato lunghi periodi senza linea telefonica.
Se allora il problema era economico (la mancate prenotazioni o disdette, eccetera…) stavolta il caso è diverso e più grave, perché quando il figlio Camillo (e l’altro figlio Adriano, che vive nelle vicinanze) sono assenti per lavoro, non possono sentirsi tranquilli sapendo che l’anziana madre è sola in casa e nell’impossibilità di comunicare e di chiedere aiuto, qualora ce ne fosse bisogno.
«Ho telefonato prima di Natale, dopo Natale, dopo Capodanno ed anche ieri mattina, la risposta del call center è sempre quella, il guasto è stato preso in carico e la riparazione è nella scaletta di intervento della squadra. Ma non si vede mai nessuno» - lamenta Adriano Bertagnolli.
Una situazione analoga – spiega – era successa anche la scorsa estate ed anche allora a causa di un guasto alla linea l’anziana signora era rimasta isolata per quasi tre settimane, nonostante il sollecitazioni.
Stavolta, però, il caso è più grave e soprattutto rischia di diventare cronico. «Infatti, basta vedere come è ridotta la linea telefonica, che consiste in cavi lasciati a terra ed in mezzo ai cespugli, a portata di animali selvatici e di chiunque. Basta poco per renderla inservibile. Credo che in un paese civile, e con quello che costano i servizi pubblici essenziali come il telefono, questa sia una situazione intollerabile» - afferma il figlio.
La questione è stata resa nota da una segnalazione della ex consigliera provinciale Caterina Dominici. «Quando mi hanno raccontato il problema dell’anziana madre isolata a causa del degrado e dell’incuria della linea telefonica in quella zona, ho provato vergogna. Non è possibile che un servizio così importante per la sicurezza delle persone come il telefono venga lasciato in questo stato» - scrive Dominici.
Adesso è partita un’altra segnalazione, l’ennesima, alla Telecom e visto che dopo Natale e il Capodanno anche la Befana è stata senza risposte concrete, sperano che il segnale torni a squillare almeno per la festa di San Romedio che cade tra qualche giorno. «Altrimenti potremmo fare una bella protesta visibile da parte delle centinaia di pellegrini che transiteranno davanti al maso in occasione della sagra della valle il 15 gennaio» - afferma Caterina Dominici. Con la speranza che stavolta l’intervento dei tecnici Telecom, se davvero ci sarà, possa essere risolutivo anche per la messa in sicurezza della linea aerea, altrimenti il problema è destinato a ripetersi, cronicamente.