REVò. Via libera dalla giunta provinciale al Comune di Revò per realizzare in deroga alle norme d’attuazione del Prg un serbatoio di distribuzione a servizio degli acquedotti di Romallo e Revò e una vasca di disconnessione idraulica con bypass del partitore esistente dell’acquedotto intercomunale. L’intervento prevede la realizzazione di due manufatti al servizio dell’acquedotto potabile Romallo-Revò. Il primo manufatto è un serbatoio del volume complessivo di 1.200 mc quasi completamente interrato, a pianta rettangolare costituito da due vasche da 600 mc e dai vani tecnici accessori. Il secondo manufatto è una vasca di disconnessione piezometrica (vasca di interruzione acquedotto) da realizzarsi a monte del vecchio partitore. Il manufatto è realizzato per alimentare il futuro serbatoio intercomunale Romallo Revò, per alimentare l’acquedotto di Cagnò per consentire la futura interconnessione delle reti idriche e per disporre di un vano tecnico per l’installazione di una turbina e dei relativi quadri elettrici per turbinare la portata derivata ad uso idropotabile. Il manufatto di modeste dimensioni è semi interrato e sarà eseguito in calcestruzzo rivestito con listelli di legno e copertura a due falde.

L’intervento ricadeva all’interno di un’area classificata in base alla cartografia del Prg a “Aree a bosco” e ai sensi dell’articolo 48 delle norme di attuazione del Prg si tratta di aree occupate da boschi di qualsiasi tipo destinate alla protezione del territorio e alla coltivazione del bosco, in cui è vietata ogni edificazione. «Trattandosi di un intervento volto a realizzare un nuovo serbatoio a servizio dell’acquedotto e di un nuovo impianto idroelettrico sull’acquedotto - conclude la Provincia - si ritiene di dare la prevalenza all’interesse perseguito e comprimere quello tutelato dalla norma urbanistica».