Rsa Anaunia, in stand-by il progetto di ampliamento 

Predaia, mentre perde la collaborazione di Dino Magnani il presidente Flavio Gilli ricorda che in Val di Non c’è carenza di posti residenziali di assistenza agli anziani 


di Giacomo Eccher


PREDAIA. Dino Magnani, di Segno, consigliere dell’Apsp Anaunia nominato su proposta del sindaco di Predaia Paolo Forno, si è dimesso. Il motivo? L’incompatibilità con l’incarico di amministratore della nuova Fondazione “Cassa Rurale Valle di Non”, ente emanazione dell’istituto di credito cooperativo che deciderà i rapporti ed i finanziamenti con le iniziative che nascono nel territorio di competenza.

Una tegola inattesa per Flavio Gilli, da alcuni mesi presidente della Apsp di Taio con un direttivo che la scorsa estate è stato interamente rinnovato. «Con Magnani, che a lungo è stato amministratore dell’ex Cassa Rurale Anaunia di Taio, c’era un ottimo rapporto di collaborazione e lui stesso si è detto molto rammaricato nel dovere scegliere tra un compito e l’altro. Ma la decisione è sua e non possiamo farci nulla» - commenta Gilli.

Adesso la palla torna nelle mani del sindaco Forno che dovrà individuare, si spera in tempi brevi, un nuovo candidato consigliere da proporre alla Provincia per l’inserimento nel consiglio di amministrazione della casa di riposo di Taio.

Sul tavolo del presidente Gilli i temi da affrontare non mancano, e tra questi il progetto, peraltro già predisposto dal Cda precedente, di creare un’altra ala della struttura dove concentrare i servizi rivolti al territorio. «Gli spazi ci sono e il progetto è stato studiato per un inserimento organico anche dal punto di vista urbanistico oltre che di funzionalità pratica. Finora la pratica non è andata avanti ma è un investimento che serve a tutto il territorio. Vale la pena ricordare, ancora una volta, che la nostra struttura, ma in genere tutta la valle di Non, è carente per quanto riguarda la residenzialità in casa di riposo, e ci servono spazi per implementare servizi sempre più utili e sempre più richiesti. Servizi come la fisioterapia, il punto prelievi, podologia, la mensa aperta, il bagno assistito, la consulenza psicologica, ecc. Adesso contiamo di avere l’attenzione da parte dei nuovi responsabili provinciali, in particolare il presidente Fugatti e l’assessore Segnana» - spiega Gilli.

Per parlare di questo aspetto, ed attenere il sostegno del territorio, nei giorni scorsi c’è stato un incontro con i sindaci dell’ambito di competenza dell’Apsp Anaunia (i comuni di Predaia e Sfruz, ma anche di Ton e di Sanzeno) che hanno garantito il loro pieno appoggio “politico” al progetto.

Rimane sempre in campo la questione dei posti letto convenzionati con il Servizio provinciale: attualmente sono 46, otto in meno della potenzialità (54) che la struttura ha fin dalla sua apertura nel 2003. «Quest’anno c’è stato assegnato un posto in più (prima i posti letto convenzionati erano 45, ndr) ma siamo molto sotto lo standard qui come nelle altre strutture della valle di Non, a Cles e Fondo» - aggiunge il presidente Gilli.

La retta per gli ospiti (convenzionati) è ferma a 47 euro, e i restanti posti letto vengono via via coperti per le necessità di “sollievo” familiare o per ospiti paganti, con un costo mensile che si aggira attorno ai 4.000 euro. «Evidentemente non alla portata di tutti, e credo che questo sia un problema che la politica, pro futuro non tanto lontano, dovrà seriamente affrontare» - conclude Flavio Gilli.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano