Rete di solidarietà per la Nigeria
Parrocchie e associazioni insieme in un progetto di cooperazione
TUENNO. Parrocchie e società civile assieme in un progetto di cooperazione che coinvolge quattro realtà trentine per assicurare assistenza e servizi a famiglie della periferia di Lagos (Nigeria), con destinatari soprattutto i bambini. Questa l’iniziativa presentata l’altra sera al teatro parrocchiale, alla presenza del sindaco di Ville d’Anaunia Francesco Facinelli, del decano di Cles don Renzo Zeni e dell’imprenditore trentino Mauro Giacca, tra l’altro presidente dell’Ac Trento. Lagos è una città-stato di oltre 20 milioni di abitanti nella zona meridionale della Nigeria. In quest’area la popolazione è in continua crescita: se nel 1971 contava 1,4 milioni di persone, si prevede che raggiungerà i 40 milioni entro il 2050. La forte incertezza presente nel nord del paese, a causa dell’organizzazione terroristica Boko Haram, ha spinto negli ultimi anni molte famiglie a fuggire verso la zona sud-ovest. A questo si è unita la crisi petrolifera che ha aumentato il flusso migratorio verso i Paesi dell’Occidente. Nel comune metropolitano di Lekki, periferia di Lagos, la domanda di servizi socio-educativi è in continua crescita, pertanto le associazioni Dokita Trentino-Alto Adige/Südtirol di Arco, Noi-Tuenno, Hope For Children e Giacca Srl hanno deciso di unire le forze dando vita al progetto di realizzazione della scuola materna “Beato Luigi Maria Monti”, con la collaborazione tecnica della Ong Dokita onlus di Roma. Un efficace sostegno promozionale ed economico è stato dato dall’Unità Pastorale di Santo Spirito (che comprende sette parrocchie della media Val di Non: Cles, Mechel, Nanno, Pavillo, Rallo, Tassullo, Tuenno) e dalla Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione con sede trentina ad Arco.
Nella provincia nigeriana interessata dall’iniziativa non sono presenti strutture scolastiche: la più vicina è a 50 km e gli alunni pagano una tassa di iscrizione annua di circa 500 euro, cifra notevole in quel contesto. Il progetto, di durata biennale, punta a fornire un’istruzione di qualità e a costi contenuti. L’obiettivo è quello di promuovere l’educazione a partire dall’infanzia, sviluppando tutte le potenzialità dei bambini al fine di formare le loro personalità fornendo gli strumenti, altrimenti mancanti, per affrontare con successo le scuole elementari. «Essendo la Nigeria lo stato da cui proviene la maggioranza dei migranti africani che raggiungono l’Italia, un’opera come la scuola materna rappresenta per le famiglie locali un’opportunità favorevole alla loro stabilità e, quindi, a scegliere più consapevolmente la via dell’emigrazione», hanno detto tra l’altro i promotori del progetto. Info sul sito www.dokitatnbz.altervista.org. (g.e.)