Quattro milioni e mezzo per il Parco dello Stelvio
Il programma triennale di interventi. Quest’anno si appalteranno i lavori per le passerelle sul Rabbies e la ristrutturazione della foresteria di Rabbi Fonti. Si assumeranno 27 stagionali
Val di sole. Più di 4 milioni e mezzo di euro da investire nel Parco nazionale dello Stelvio nel prossimo triennio. A tanto ammonta il Programma di interventi 2020-2022 nella parte trentina dell’area protetta, approvato ieri dalla giunta provinciale su iniziativa del vicepresidente e assessore all’ambiente Mario Tonina.
Il Parco nazionale dello Stelvio rappresenta per il Trentino un patrimonio naturale unico e al contempo un’opportunità di crescita economica e sociale, in particolare per le popolazioni locali. Per questo si è deciso di investire in maniera importante per consentire di proseguire l’attività di ricerca scientifica, di attuare, grazie all’assunzione di 27 lavoratori stagionali, le opere di conservazione e valorizzazione del territorio (rete sentieri, segnaletica e aree di sosta), di affidare opere quali la ristrutturazione della foresteria di Rabbi e la riqualificazione delle Fonti di Rabbi. Ma anche di avviare la collaborazione con l’Apt delle Valli di Sole, Pejo e Rabbi per campagne di comunicazione e attività a favore dello sviluppo turistico sostenibile, attività riconosciuta a livello internazionale dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile.
«Il successo del Parco e l'accettazione dello stesso da parte delle popolazioni locali - afferma Tonina - passa anche attraverso il dialogo e la collaborazione con i settori produttivi coinvolti nella gestione, valorizzazione e promozione del territorio per contribuire ad uno sviluppo socio-economico dei territori alpini all'insegna dell'uso sostenibile delle risorse, in modo da bilanciare gli obiettivi di tutela con le esigenze di sviluppo della collettività locale». Un esempio è il rapporto con l'agricoltura estensiva, rispettosa della biodiversità e del paesaggio.
A causa dell’emergenza Covid-19, per quest’anno slitterà invece il servizio bus navetta che aveva incontrato il successo di pubblico negli scorsi anni e aveva risolto la pressione del traffico veicolare all’interno del Parco.
Il Piano di Parco, adottato dalla giunta provinciale nel 2019, individuava quattro aree tematiche strategiche: ricerca scientifica e monitoraggio; comunicazione, educazione e formazione; sviluppo locale sostenibile; conservazione, manutenzione e valorizzazione del territorio.
I finanziamenti approvati sono dunque rivolti alle quattro aree. Nel settore della ricerca, il programma triennale (suddiviso complessivamente in 1,98 milioni di euro per il 2020, 1,80 milioni nel 2021 e 1 milione di euro per l'anno 2022) assegna risorse ai progetti di rinaturalizzazione del torrente Rabbies e alla Pineta di Peio Fonti (28 mila euro nel 2020), al progetto Cervo (65 mila euro in tre anni), allo studio sugli effetti della predazione del lupo (30 mila euro) e al monitoraggio della Foresta di Frattasecca.
In comunicazione e divulgazione culturale saranno invece investiti 300 mila euro nel 2020. I finanziamenti saranno dedicati all’educazione ambientale, al personale dei centri visita, guide ed accompagnatori, alla gestione dell’area faunistica, oltre alla stampa di depliant e alla cartellonista, a cui si aggiunge il piano di comunicazione.
Una cospicua parte di investimenti sul 2020, poco meno di 2 milioni di euro, è riservata alla conservazione, manutenzione e valorizzazione del territorio. Le squadre dei 27 operai stagionali si occuperanno della vasta rete sentieristica, della manutenzione di antichi manufatti (segherie veneziane, fonti termali, ricoveri) o della realizzazione di percorsi specifici (il bosco degli urogalli a malga Talè di Peio) e della manutenzione di strade forestali.
Sono infine due gli interventi rilevanti programmati per quest’anno in appalto a ditte esterne: la realizzazione di passerelle sul torrente Rabbies (220 mila euro) e la ristrutturazione della foresteria di Rabbi Fonti. Oltre a questi vedranno la realizzazione una tettoia-magazzino per la Segheria di Cogolo e una nuova Sala didattica presso l’area faunistica di Peio, già finanziate a fine 2019. F.B.