CAGNò 

Presepe vivente al campo sportivo 

Torna domani in valle la rappresentazione del “Gruppo Arzberg”



CAGNÒ. Per Natale, come succede da alcuni anni, torna in valle il Presepio vivente, sacra rappresentazione itinerante del Gruppo Storico Culturale Arzberg Valle di Non. L’appuntamento è domani alle 16 e avrà luogo presso il campo sportivo di Cagnò con una produzione scenica che vede la collaborazione del Comune, della Pro Loco, del gruppo Alpini, dei Vigili del Fuoco, Donne Rurali e del locale Coro parrocchiale.

In questa Nascita di Gesù “narrata da sua Madre”, si ritrovano tutti gli elementi che compongono i tre Vangeli Sinottici e il vangelo di Giovanni. Diverso però è il tono del racconto, e diversa anche la prospettiva da cui fatti e detti di Gesù vengono considerati. Il messaggio evangelico è raccontato dal punto di vista di Maria, e rivela così anche la sua dimensione più intima e poetica.

«Una sorta di quinto vangelo, quello che raccontiamo, in cui una mamma vive e condivide i momenti della vita col figlio. Perché poche parole come “Natale” rievocano nella nostra mente il loro significato immediato», scrivono nelle presentazione Nicola Menghini Zuech, presidente Gruppo Arzberg, e l’omologo della Pro Loco di Cagnò Renato Paternoster. «Natale significa freddo, significa paesi e città illuminate a giorno e migliaia di gambe e di braccia freneticamente in corsa contro il tempo per acquistare il più bel regalo, il giaccone più caldo, il telefonino più all’avanguardia, per preparare l’albero più appariscente o organizzare le settimane bianche più “in”. Ma Natale per tante persone significa altresì nascita di Cristo, festività che diventa occasione di ritrovo, di riunione nelle famiglie, di riflessione e di rievocazione. Quella che rappresentiamo è una manifestazione che merita di essere conosciuta e magari vissuta un po’ insieme a chi la realizza e vi partecipa». Nel presepio vivente del Gruppo Arzberg Valle di Non vengono riproposte delle scene reali, con persone in movimento e testo narrato allietato da alcune musiche e canzoni cantate dal coro del paese, che intendono rievocare ciò che è successo più di duemila anni or sono. La storia parte dall’annuncio della nascita di Gesù; si prosegue con l’attesa che è il momento più importante dove si radunano attori e spettatori, perché stabilisce lo stile di tutto l’evento, che è una vera e propria “sacra rappresentazione” pur nella semplicità della sua realizzazione. In questa fase prevale dunque l’invito a coglierne il significato. Potrete assistere all’annunciazione dell’angelo a Maria, al viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme, si vedono pastori, Re magi e la coinvolgente nascita di Gesù nella capanna. Alla fine della rappresentazione grande corteo dei figuranti lungo le vie del paese accompagnato dal gruppo dei tamburi del gruppo Arzberg Valle di Non. La partecipazione è gratuita. (g.e.)















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