Predaia, rogo doloso distrugge 4 arnie a Vion
È successo ieri mattina. Il terreno appartiene ad un contadino, ma le api erano di Roberto Corazzolla, già segretario comunale e attuale presidente dell’Asuc
PREDAIA. Non ci sono dubbi sull’origine dolosa dell’incendio che presumibilmente nella prima mattinata di sabato ha distrutto quattro arnie di Roberto Corazzolla, apicoltore per hobby, che risiede in paese. Il fatto è stato scoperto quasi casualmente da un residente che ha chiamato i pompieri ieri poco prima di mezzogiorno quando ormai le fiamme si erano estinte da sole.
Il luogo dove erano posizionate le arnie andate a fuoco appartiene ad un contadino di Torra, una piccola radura nascosta dalla vegetazione su un pianoro invisibile da Vion ed anche dalla sottostante frazione di Segno di Predaia, che in linea d’aria dista poche centinaia di metri.
Sul posto sono arrivati i pompieri di Tres, agli ordini del comandante Antonio Corazzolla, che hanno provveduto ad ispezionare i dintorni per vedere se ci fosse ancora qualche focolaio dalle fiamme partire dalle arnie. Nelle vicinanza infatti c’è’ anche la cabina di distribuzione del metano che alimenta la rete di Vion e Torra, e se le fiamme l’avessero raggiunta potevano davvero esserci problemi.
Che si tratti di incendio doloso nessun dubbio. Il fuoco a quanto pare è stato appiccato scoperchiando le arnie e le fiamme non hanno dato scampo dalle api. Ieri il proprietario era assente dal paese ed è stato avvertito telefonicamente.
Corazzolla, già segretario comunale a Ton e Vervò, attualmente è presidente della locale Asuc. Appassionato apicoltore, oltre alle arnie andate a fuoco possiede un secondo alveare più prossimo all’abitato, che però non è stato interessato dall'azione delittuosa. Forse l'incendiario temeva di esser scoperto se avesse agito in una luogo che poteva esser visto da qualcuna delle abitazioni che si trovano nelle vicinanze.
La notizia del fuoco alle api sta destando apprensione non solo a Vion ma anche nel restante territorio del comune di Predaia. La fioritura infatti è ormai alle porte e le api sono essenziali per l’impollinazione e quindi per una buona raccolta di mele. Il vandalismo appare dunque mirato a creare tensione oltre che un danno materiale ma anche morale all’apicoltore. In passato in valle nel corso degli ultimi anni si era assistito più volte ad attacchi ad arnie da parte dell’orso ma non si hanno notizie, almeno nel recente passato, di un incendiario che se l’è presa con questi utilissimi insetti oltretutto nel momento in cui sono più utili. Sull’episodio comunque indagano i carabinieri della stazione di Taio che hanno fatto il sopralluogo di rito per cercare indizi che possano servire ad individuare il responsabile.