“Ospitar” per il turismo diffuso Più di mille potenziali aderenti 

Il progetto. È stato presentato a Tuenno in una serata promossa dal Comune di Ville d’Anaunia che sul suo territorio ha 1.112 seconde case: da riqualificare per generare nuovo reddito



Ville d’anaunia. Lunedì sera, oltre un centinaio di persone hanno partecipato a Tuenno, nell’aula magna delle scuole, alla presentazione del progetto “Ospitar” di turismo diffuso. L’iniziativa, promossa dal Comune di Ville d'Anaunia con il supporto della Cassa Rurale Val di Non e dell’Apt e dalla Comunità di Valle, punta a recuperare l’ingente patrimonio immobiliare di seconde case che, per tutta una serie di ragioni, non sono utilizzate, comportando un costo per i proprietari (si stimano 3.000-4.000 euro annui) e un degrado nel tempo del valore dell’immobile.

Volano economico

«Il turismo diventa lo strumento, il volano attraverso il quale raggiungere questo obiettivo. Si genera una nuova forma di reddito che, se investita nella casa, permette di riqualificare e ristrutturare gli immobili a vantaggio dell’intera comunità» - hanno spiegato i relatori del progetto. Tutto questo, ma non solo perché in questo modo si intercetta un turismo diverso, con persone che non ricercano la formula dell’hotel classica ma, al contrario, la peculiarità più viva ed emozionale dei paesi montani. Se a questo aggiungiamo le grandi attrazioni del comune di Ville D’Anaunia - dal lago di Tovel, passando per i castelli fino ai meleti - il cerchio dell’offerta si chiude alla perfezione.

I proprietari che aderiranno avranno un supporto qualificato per seguire le fasi di ristrutturazione della casa e per la messa online sui portali di vendita e anche, su richiesta, per la gestione delle prenotazioni successiva. Sul territorio comunale sono stati individuati circa 1.149 proprietari a fronte di 1.112 seconde case.

Nel Comune di Ville d’Anaunia, il 45% dei proprietari è over 65, dunque, considerando che oggi il settore turistico si sviluppa prevalentemente su piattaforme online che permettono l’incontro tra domanda e offerta, appare plausibile ipotizzare un supporto ai proprietari nel caso in cui volessero provare ad affittare il proprio immobile attraverso le OTA (Online Travel Agencies).

L’analisi ha permesso di rilevare la distribuzione della proprietà delle seconde case sul territorio. Nel comune di Ville d’Anaunia la proprietà è piuttosto distribuita, con la maggioranza dei proprietari che possiede una sola seconda casa (73%).

È stata poi analizzata la frammentazione della proprietà, ossia è stato rilevato il dato su quante persone condividono la proprietà di un unico immobile. Il risultato è estremamente positivo: più del 90% delle proprietà è intestata ad una o al massimo due persone.

Patrimonio locale

Anche il dato sulla residenza dei proprietari delle seconde case appare molto interessante. Per prima cosa, quasi il 90% dei proprietari vive in Trentino. Approfondendo il dato dei residenti in Trentino, emerge che la proprietà delle seconde case rimane “iperlocale”, con ben il 68% dei proprietari che vive nel comune di Ville d’Anaunia, che diventa un 85% se si prende in considerazione la sola Val di Non.

La Cassa Rurale ha subito sposato l’iniziativa e si è resa disponibile a trovare delle formule convenienti per concedere mutui agevolati. G.E.















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