cles - fa tappa nelle valli del noce il percorso diocesano 

Oggi Assemblea pastorale con monsignor Lauro Tisi

CLES. Fa tappa oggi a Cles il percorso diocesano delle Assemblee pastorali sul territorio. L’arcivescovo Lauro Tisi si confronterà con le comunità ecclesiali delle Valli di Non e Sole. Dopo Dro (zona...



CLES. Fa tappa oggi a Cles il percorso diocesano delle Assemblee pastorali sul territorio. L’arcivescovo Lauro Tisi si confronterà con le comunità ecclesiali delle Valli di Non e Sole.

Dopo Dro (zona pastorale Riva, Ledro, Arco e valle dei Laghi), Pergine (Valsugana, Primiero e Folgaria), Moena (Fiemme e Fassa), tocca dunque alla zona pastorale unita dal torrente Noce mettersi allo specchio, con i suoi 46.514 abitanti, 91 parrocchie, 9 Unità pastorali: Cloz, Cles, Sanzeno, Fondo, Livo, Cavareno, Romeno, Denno, Val di Rabbi. Sono tredici i preti a servizio come parroci, 35 i sacerdoti collaboratori residenti. Sul territorio operano anche 4 comunità religiose.

L’Assemblea si svolgerà al teatro parrocchiale del capoluogo di valle con inizio alle 9.

“Agli stimoli iniziali di don Lauro sul senso di essere, oggi, comunità credenti (cercando di camminare insieme tra territori diversi ma compresi in un’unica zona pastorale), seguiranno - fa sapere la Diocesi di Trento - alcune testimonianze di buone prassi, a cominciare dai percorsi formativi per le famiglie. Momento clou della mattinata le domande dell’assemblea a monsignor Tisi. Nelle precedenti tappe il confronto è sempre stato apprezzato, grazie al clima di dialogo e all’attenzione a contenuti non calati dall’alto o su formule standard, ma declinati secondo le particolarità di ogni territorio. Un valore aggiunto che si rinnoverà anche nelle tappe a seguire: 27 ottobre a Tione, 10 novembre a Lavis, 17 novembre a Trento, 24 novembre a Rovereto”.

L’invito all’Assemblea pastorale di zona è rivolto anzitutto ai rappresentanti delle comunità parrocchiali, ma anche a chiunque abbia a cuore l’urgenza di ricostruire tessuti di comunità. Non solo, dunque operatori pastorali ma pure esponenti della società civile e, in particolare, dell’associazionismo e del volontariato locale.













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