Nel libro di Floretta foto, nomi e notizie sui coscritti di Cloz
CLOZ. La visita di leva, a cui venivano chiamati i giovani di vent’anni a partire dal 1921, era quasi un rito di passaggio verso l’età adulta, quando si dovevano assumere responsabilità nuove in...
CLOZ. La visita di leva, a cui venivano chiamati i giovani di vent’anni a partire dal 1921, era quasi un rito di passaggio verso l’età adulta, quando si dovevano assumere responsabilità nuove in famiglia e in paese. Per molti cominciava il periodo del servizio militare, difficile e faticoso e lontano da casa, in luoghi e situazioni nuove e insieme a tanti coetanei di tutta Italia. Nei giorni che precedevano la visita militare si festeggiava in gruppo, con scherzi, canti e bevute lungo le vie del paese. Si andava alla visita tutti insieme con i vestiti migliori, con il cappello decorato di piume, nastri e fiori e infine, con il foglio rilasciato dalla commissione di leva, si andava nello studio del fotografo per la foto ricordo.
E proprio quelle foto sono state raccolte dall’amministrazione comunale e dalla Pro loco di Cloz per una mostra che due anni fa ha suscitato grande interesse. Anche perché, se la visita di leva ha perso il suo valore simbolico e poi è stata abolita, i coscritti hanno mantenuto viva l’altra tradizione che li vedeva protagonisti, quella di costruire l’arco e portare la statua della Madonna nella processione del 15 agosto, sagra del paese. Le foto raccolte coprono quindi quasi un secolo di coscrizioni. Il libro “Coscritti e archi”, curato da Maria Floretta, le presenta con i nomi dei coscritti ritratti e brevi commenti su quanto le foto ci dicono in merito ai tempi e alle circostanze in cui sono state scattate. Il libro sarà presentato da Alessandro de Bertolini, della Fondazione Museo storico Trentino, stasera alle 20.45 alla sala incontri.