Mobbing, comune di Cles condannato
Il Tribunale di Trento ha dato ragione all’ingegner Alberto De Vecchi, ex capo dell’ufficio tecnico, che era stato assegnato ad altro ruolo dall'amministrazione nonesa
CLES. Seduta consiliare domani nel tardo pomeriggio a Cles (ore 18) per deliberare l’assunzione d’urgenza di un debito cosiddetto “fuori bilancio” di circa 35.000 euro. Questo a seguito della sentenza, esecutiva anche se solo di primo grado, emessa dal Tribunale di Trento che ha condannato il Comune noneso per mobbing verso un ex dipendente, l’ingegner Alberto De Vecchi, 61 anni, ora in organico a Malé.
L'episodio risale all’inizio degli anni 2000, ai tempi dell’amministrazione Osele; De Vecchi aveva chiesto inizialmente un danno “morale” di 600.000 euro per esser stato rimosso dall’incarico di capo ufficio tecnico e trasferito al quarto piano del palazzo comunale, in mansarda, senza una mansione confacente ma anzi con un ruolo da lui definito di “passacarte”. Ad originare il tutto dei presunti errori di calcolo degli oneri di urbanizzazione.
Un esilio durato tre anni, fino al trasferimento al Comune di Malé, dove è diventato capo ufficio tecnico.