Maltempo e inquinamento sconvolgono i fiumi nonesi 

A Cles l’assemblea dei Pescatori Sportivi Dilettanti Val di Non, 610 tesserati Il presidente Gilli: «L’associazione ha ben figurato al campionato mondiale»


di Giacomo Eccher


CLES. Via libera, con una sola astensione, dei soci della Pescatori Sportivi Dilettanti Val di Non al bilancio 2017/2018 dell’associazione, chiuso ad una cifra di poco superiore a 235.600 euro, con un leggero disavanzo che supera di poco i 2.600 euro. «Bilancio in crescita soprattutto per l’aumento dei permessi di pesca giornalieri, lievitati quest’anno di oltre 12.000 euro rispetto all’esercizio precedente» - il commento a margine del presidente Marco Gilli, che ha presieduto i lavori che si sono tenuti, come da tradizione, nella sala polifunzionale della Cassa Rurale valle di Non a Cles.

Arrivata poco dopo l’alluvione di fine ottobre, l’assemblea è stata l’occasione per una prima disamina dei danni subiti dal patrimonio ittico in Valle di Non a causa di smottamenti ed erosioni delle rive. Problemi soprattutto lungo il torrente Barnes in val di Bresimo a valle della segheria veneziana fin quasi alla foce nel lago di Santa Giustina Noce e quindi lungo il basso corso dello Sporeggio, in bassa valle di Non, dove il torrente aveva allagato la zona di Maso Milano e alla confluenza nel Noce ha vanificato quasi completamente l’enorme lavoro di regimazione e pulizia che l’associazione aveva fatto nei mesi scorsi con i propri soci in vista dei Campionati del Mondo di pesca a mosca che per la prima volta si sono tenuti in Trentino.

«I danni sono in corso di valutazione, ma per alcuni torrenti si è trattato di un vero sconvolgimento con conseguenze che si proietteranno nel tempo» - ha sottolineato il presidente.

Il basso Noce – come si ricorderà- era stata una delle cinque zone, con il fiume Sarca - dove si è svolta la gara e l’associazione dei Pescatori Sportivo nonesi ha fatto un’ottima figura sia per quanto riguarda il numero della catture (tutte poi delicatamente rimesse in acqua), sia per le qualità. «Infatti nei cinque giorni del campionato iridato il pesce più grosso, una trota ibrida lunga 59,5 centimetri, è stato pescato sul Noce» - commenta in proposito il portavoce dell’associazione Alberto Concini.

Un altro punto caldo per le lenze della valle è la qualità delle acque, problema aggravato quest’anno portandolo all’eccesso dallo sversamento nel torrente San Romedio di stallatico proveniente da un allevamento in Alta valle di Non. L’associazione per questo si è costituita parte civile in giudizio contro i responsabili, ma il problema – spiega Gilli – è oramai generale. «Facciamo segnalazioni puntuali anno dopo anno soprattutto lungo il Novella e il torrente Pescara, ma senza esito» - ricorda Concini. Ed è un peccato perché la pesca sportiva, in acque salubri, è un’esperienza che interessa anche i giovani.

Attualmente l’associazione conta 610 tesserati (dieci in meno del 2017) ma con un aumento significativo di permessi giornalieri. La tessera annuale socio costa 160 euro, cifra stabile da alcuni anni, ed è gratuita per i giovani fino ai 14 anni, ridotta del 50% fino ai 18. «Puntiamo molto sui giovani e lo dimostrano le giornate di avvicinamento alla pesca organizzate in collaborazione con l’Apt della Valle di Non sul lago Smeraldo di Fondo, giornate che registrano sempre il tutto esaurito» - conclude Alberto Concini ricordando anche i corsi di pesca a mosca con istruttori federali con frequenza gratuito per i giovani.













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