Lungo i fiumi della Val di Sole tredici box per info e servizi
Val di sole. Da tempo presenti sul territorio, i Noce Box dovevano essere inaugurati venerdì, ma un’allerta meteo ha indotto gli organizzatori ad annullare la cerimonia ufficiale prevista a Mezzana....
Val di sole. Da tempo presenti sul territorio, i Noce Box dovevano essere inaugurati venerdì, ma un’allerta meteo ha indotto gli organizzatori ad annullare la cerimonia ufficiale prevista a Mezzana. Tuttavia i 13 Noce Box realizzati dal Parco Fluviale Alto Noce sono già perfettamente fruibili da residenti e turisti. Sono un progetto per la mobilità sostenibile e per la scoperta della biodiversità e della storia del fiume Noce. Posizionati lungo Noce (ma anche lungo il Rabbiés, il Meledrio e la Vermigliana), in ogni comune della Valle, ognuno è dotato di stazione di ricarica e-bike, di piccola officina, di fontana e di brevi informazioni sulla fauna, la flora e la storia del fiume. Noce Box è un progetto della Rete di Riserve-Parco Fluviale Alto Noce finanziato dalla Comunità Valle di Sole, dalla Provincia, dal Bim dell’Adige e dall’Apt Val di Sole.
L’iniziativa sposa le esigenze legate alla comunicazione delle valenze naturalistiche della Rete di Riserve–Parco Fluviale, importante anche nei confronti dei residenti, con quelle di servizio ai frequentatori della valle. È un ulteriore tassello nella costruzione e nella comunicazione di un territorio che vuole fondare il proprio sviluppo sulla valorizzazione del capitale naturale.
Il dirigente del Servizio Sviluppo Sostenibile e Aree Protette della Provincia, Romano Stanchina, afferma: «La Val di Sole è beneficiata da una varietà geologica unica nell’arco alpino. È compresa tra il Parco nazionale dello Stelvio e il Parco Naturale Adamello–Brenta, è percorsa da un fiume ancora integro nella sua portata lungo tutto il fondovalle ed è dotata di valenze naturalistiche meno conosciute, ma che sono state le ragioni fondative della Rete di riserve, come l’ontaneta di Croviana, la torbiera del Tonale, i prati aridi del monte di Arnago e le vaste zone, soprattutto del versante del Brenta e della Presanella. Si sta per chiudere un ciclo nella vita della Rete di riserve che è diventata Parco Fluviale. Auspichiamo che le amministrazioni comunali che saranno elette a maggio trovino ancora motivazione attorno a questo tema che è assolutamente strategico per il futuro della Val di Sole, come lo è per tutta la provincia».
«Sono felice -aggiunge il presidente della Rete Alessandro Fantelli - che veda la luce un progetto capace di legare tutta la Valle, dalle tredici amministrazioni comunali alle Asuc passando per l’Apt. Un progetto per il quale vanno ringraziati anche il Bim dell’Adige e la Provincia di Trento. Questo è il vero significato della Rete: la collaborazione concreta su progetti di sviluppo sostenibile imperniati sul prezioso ecosistema del nostro fiume Noce». S.Z.