La solidarietà nonesa nelle Marche 

Inaugurato a Montegallo il centro socio-sanitario costruito dagli artigiani. Quasi pronta anche la sala polivalente a Pretare


di Giacomo Eccher


VAL DI NON. Domenica a Montegallo, piccolo comune terremotato delle Marche, è stato inaugurato il centro socio - sanitario realizzato dagli Artigiani della valle di Non in collaborazione con una onlus emiliana conosciuta all’epoca del terremoto che aveva colpito quella regione. Le autorizzazioni per costruire erano arrivate appena tre mesi fa e l’opera è stata inaugurata ad un anno dal secondo terremoto del Centro Italia del 2016 alla presenza dei presidenti delle Regioni Marche ed Emilia Romagna, Criscioli e Bonaccini, e della a Commissaria alla ricostruzione Paola De Micheli. Ora mancano solo gli arredi.

Il centro socio-commerciale di Montegallo, comune sparso di oltre venti piccole frazioni ai piedi dei Monti Sibillini, nella provincia marchigiana di Ascoli Piceno, è stato costruito a tempo record dagli Artigiani della Val di Non per conto della onlus emiliana “Tutti insieme per Rovereto e Sant’Antonio”, che a sua volta era stata incaricata dalla Protezione civile di realizzare questi spazi comuni per far ripartire la vita della comunità di circa 600 abitanti, attraverso i servizi e le attività commerciali.

Il centro comprende un ambulatorio medico che riceverà gli arredi donati dal Corpo volontari Val di Non, una farmacia, due negozi, due ristoranti per un totale di 300 metri quadri. «È un forte esempio di buona integrazione della filiera privata-pubblica, del lavoro comune tra cittadini e istituzioni, di collaborazione tra territori diversi. Ed è significativo ripartire da un luogo pubblico, che è per sua natura un luogo di comunità» - ha commentato la sottosegretaria De Micheli, da due mesi Commissaria per la ricostruzione, in sostituzione di Vasco Errani. Nel corso della cerimonia il l presidente della onlus emiliana, Maurizio Bacchelli, ha ringraziato la val di Non per la solidarietà ricevuta nel 2012 in occasione del sisma nel modenese (un centro sanitario e di servizio del valore di circa 2,5 milioni di euro, realizzato dai volontari) e ha spiegato che è stato doveroso restituire questa solidarietà ricevuta, ora, alla popolazione marchigiana ed è stato bello lavorare insieme in questo network interregionale. «Emiliani e trentini – ha detto Bacchelli – hanno lavorato come sanno, con professionalità, trasparenza, dedizione, senza clamore, qui, rispettivamente a 450 e a 600 km da casa loro, regalando tempo, lavorando anche con la pioggia, nei weekend».

Alla cerimonia c’erano i rappresentanti dei comuni emiliani e romagnoli, dei tanti privati e delle grosse aziende (Chiesi, Federlegno e Consorzio Granterre Parmigiano Reggiano) che hanno sostenuto e finanziato l’opera. Per il Trentino, Marino Fanti di Malosco, titolare della ditta che ha realizzato la struttura, con Massimo Zadra, presidente degli Artigiani della Val di Non, che ha ricordato come tra un mese sarà pronta anche la sala polivalente di Pretare, frazione di Arquata del Tronto, a 13 km da Montegallo. Giuseppe Negri ha rappresentato il Bim dell’Adige, che ha sostenuto in particolare l’opera di Pretare con una donazione di 40 mila euro. Montegallo e Pretare: due strutture, ha concluso il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, che «uniscono le persone che vivono questi luoghi e uniscono i pezzi migliori della società italiana».













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