L’ultimo saluto di Seio a Mauro Covi 

A ricordare in chiesa il dottore in scienze forestali ed ex giocatore e dirigente anche l’Ac Alta Anaunia



SEIO. Una commossa folla la vigilia dell’Epifania ha partecipato alle esequie di Mauro Covi, noto dottore forestale di Seio e Sarnonico improvvisamente scomparo per un malore improvviso.

A ricordarlo in prima fila per l’ultimo saluto, oltre a moltissimi compaesani ed amici, l’associazione calcistica “Alta Anaunia” presente in massa con i propri ex giocatori e dirigenti. Mauro Covi, infatti, in gioventù e fino a quando una complicata malattia lo ha costretto a lasciare l’agonismo, ha indossato a lungo la maglia della formazione altoanauniese, che all’epoca militava in prima categoria, diventandone un inamovibile titolare. «Per questo abbiamo voluto rappresentare alla moglie Luisella, insegnante di tedesco alle scuole medie di Fondo, ed al figlio il sentimento della nostra vicinanza» - afferma il dirigente della Ac Alta Anaunia, Maurizio Zini anche a nome della società.

Mauro Covi è stato un elemento portante della squadra degli anni Settanta e Ottanta ed è ricordato non solo per la sua tenacia in campo, ma per l’esempio, la costanza e l’onestà sportiva dimostrata, portando sempre in alto il nome della società.

Solo poco tempo fa – ricorda Zini – Mauro Covi ha partecipato con i suoi compagni (come è tradizione ogni anno) alla cena conviviale di fine anno per non mancare a un evento al quale teneva per l’amicizia e la solidarietà con tanti ex giocatori.

Anche il figlio di Mauro fin da giovane è stato tesserato partecipando all’attività sociale, e Mauro ne era orgoglioso. «Una caratteristica di Mauro era che in campo non si fermava mai, lavorava per gli altri e nei momenti difficili sminuiva i problemi. Nei bei momenti gioiva con parsimonia e modestia ma dimostrava con semplicità la sua partecipazione» - ha aggiunto Maurizio Zini. Per questo, quando poco più che ventenne per una malattia che l’aveva colpito si era dovuto ritirare dalla squadra, aveva sofferto moltissimo ma era comunque riuscito, con la forza di volontà, a continuare la sua passione per le escursioni in montagna, come ha ricordato nel saluto davanti al feretro il cognato Basilio ‘Lilio’ Covi.

La montagna e l’aria aperta del resto sono stati il luogo di lavoro preferito di Mauro Covi che come dottore forestale ha redatto e curato moltissimi piani forestali di vari comuni dell’Alta Anaunia e non solo. (g.e.)















Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.