Il negozio dove la plastica è stata messa al bando
Commercio “eco”. Il Comune di Ossana ha affidato gli spazi di Fucine a Patrizia Pedergnana che vi realizzerà un supermarket con quasi solo prodotti sfusi realizzati da aziende della zona
Ossana. Il packaging: il più delle volte è del tutto superfluo. E un supermercato può diventare una vetrina di prodotti locali e contribuire al rafforzamento delle economie territoriali e delle filiere corte. Sono i due fili conduttori che porteranno alla nascita – a fine mese - in Alta Val di Sole di un punto vendita piuttosto particolare: un supermarket che offre quasi esclusivamente prodotti sfusi, realizzati da aziende operanti nell'arco di una manciata di chilometri e abolendo del tutto i sacchetti di plastica (per quanto compostabili). L'idea è partita dal Comune di Ossana, che da anni sta realizzando una serie di scelte per ridurre la propria impronta ecologica, a partire da quelli del settore turistico ed è in prima linea per scelte di sostenibilità ambientale.
Un percorso virtuoso
«Dovevamo assegnare un locale di proprietà comunale nella frazione di Fucine, attraverso un bando di gara – spiega il sindaco di Ossana, Luciano Dell'Eva -. Per questo ci siamo chiesti: perché non cogliere l'occasione per assegnalo a chi voglia trasformarlo in un punto vendita in grado di essere strumento di valorizzazione del nostro territorio? In Val di Sole abbiamo decine di produttori agricoli, allevatori e altre piccole imprese che faticano a trovare spazio nella grande distribuzione organizzata classica e vengono messe a repentaglio dalle sue logiche spietate». Da qui l'idea del bando con vincoli precisi e stringenti: obbligo di vendere i prodotti alimentari secchi o senza confezionamento in plastica o altro materiale (per una quota di almeno il 70%) o usando vetro (per almeno il 20%). La soglia sale ad almeno il 90% per i prodotti liquidi (olio, vino e altre bevande) che, in più, per il 75% dovranno essere stati prodotti o trasformati entro 110 chilometri dal punto vendita. Norme analoghe anche per il banco frigo (90% dei i prodotti sfusi o in vetro e l'80% dovrà provenire da massimo 40 chilometri di distanza) e per quelli ortofrutticoli freschi o trasformati come salse, sughi, creme e marmellate (90% sfusi o in vetro, dei quali 70% entro i 40 km e 20 entro i 110 km). Inoltre, per i prodotti destinati alla pulizia e all'igiene, oltre ai requisiti dell'assenza di packaging e della provenienza territoriale, è stato inserito un obbligo di venderli in maxi-confezioni di vetro o alluminio per almeno il 20% del totale. Per trasportare la spesa poi tutti i contenitori dovranno essere realizzati in carta, stoffa o altro tessuto riutilizzabile. Niente plastica, insomma.
Spazi assegnati
Ad aggiudicarsi il bando è stata la titolare di un'azienda agricola biologica della zona, Patrizia Pedergnana: una ragazza giovane della Val di Pejo, che ha deciso di “tornare alla terra” convinta che coniugare attività umane e tutela dell'ambiente e della biodiversità sia non solo necessario ma anche possibile, che si è messa in rete con altri produttori locali, come il giovane Giacomo Bertolini, che produce piccoli frutti, e Marina Panizza, che produce aceto di mele selvatiche e raccoglie erbe spontanee.
La custode dei semi
Nella sua azienda Patrizia Perdegnana, insieme a un'associazione locale, è diventata “Custode dei semi” per salvarli dall'estinzione.
«È per me un onore coltivare le antiche sementi della Val di Sole. Credo sia un passo concreto per salvare la biodiversità e riportare alla via un pezzo della storia dei nostri nonni. Peraltro, i semi tradizionali dimostrano di avere una grande capacità di adattamento alle condizioni del territorio di origine per quanto difficili possano essere».
Il nuovo supermarket è un passo in più verso il suo obiettivo: «Creare un piccolo agrodistretto biologico a chilometro zero, ai piedi delle vette alpine dell'Ortles Cevedale».
Il nuovo supermercato diventerà anche un riferimento per free wi-fi, servizio di prenotazione visite specialistiche, servizio di stampa dei referti medici e di assistenza all'accesso della cartella clinica elettronica, punto di recapito dei medicinali inviati dalle farmacie dei comuni limitrofi, servizio di consegna della spesa a domicilio.
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